Roma, 26 febbraio- In attesa di trasformare il Cto di Garbatella in quel polo integrato sanitario tanto atteso, la situazione non poteva peggiorare ulteriormente. Soprattutto da quando l’Inail, con un accordo ventennale con la Regione, ha allargato i propri spazi all’interno del Polo, diminuendo le possibilità per i pazienti del Cto, per cui i disagi e le attese stanno diventando insostenibili. «I lavori sono iniziati, l’Inail ha già preso, secondo l’accordo, gli spazi della neurochirurgia. E ne dovrebbe prendere almeno altri due – spiega Ermanno Massimi delegato Rsu del Cto – Intanto si sono presi tre stanze della fisioterapia e hanno diviso la palestra, hanno occupato tre quarti dello spazio e per i nostri pazienti è rimasta una piccola zona che non ha nemmeno l’agibilità. Ci sono più di trenta persone in attesa con patologie gravi della colonna. Non è ancora certo, ma probabilmente utilizzeranno anche la piscina terapeutica per tre giorni alla settimana, quindi per i pazienti in cura al Cto i disagi aumenteranno. Cure a singhiozzo e attese interminabili. – Massimi rincara ancora la dose- Inoltre dovrebbero prendere gli spazi di radiologia, che saremmo costretti a spostare dove c’è l’attuale pronto soccorso con costi davvero esorbitanti. Nessuno sembra considerare che un grosso numero di pazienti operati al Cto per la traumatologia provengono da altri ospedali per interventi non andati a buon fine o completamenti sbagliati. Lavoriamo con spazi ridotti, l’unica sala operatoria per gli ortopedici se la devono litigare». Il consigliere regionale Fabrizio Santori, componente della commissione sanità, ha stilato un resoconto delle misure più urgenti per il Cto «Ci sono ascensori mai attivati che portano all’unità spinale, in caso di evacuazione i malati sarebbero costretti ad utilizzare ascensori comuni non adatti, con problemi di sicurezza gravissimi, eppure ci vorrebbe poco per attivarli – spiega Santori – Il secondo piano del complesso è chiuso. Al piano terra c’è la radiologia che dovrà essere spostata per nuovi spazi dedicati all’Inail con costi elevati. Per non parlare del reparto Gamma Unit, costruito (per legge nei sotterranei) con locali schermati per ricevere la medicina nucleare con tanto di cupola per far scendere i macchinari all’interno oggi completamente abbandonati. Eppure sono costati milioni di euro così come quei macchinari particolarissimi che permettono di intervenire su tumori cerebrali molto piccoli. Bisogna fare chiarezza per capire come si stanno spendendo i fondi relativi all’accordo con l’Inail, ma soprattutto rilanciare la storica struttura del Cto» conclude Santori.
Fonte: IlMessagero