Roma, 28 febbraio – Emergenza solo in parte rientrata in casa Roma, che alla vigilia della sfida dell’Olimpico contro l’Inter (domani, ore 20.45) vede il rientro di Torosidis, Florenzi, Pjanic e Gervinho, a lungo a rischio durante tutta la settimana. Di sicuro il tecnico Rudi Garcia però non vuole alibi: “Torosidis e Pjanic stanno bene – dice in conferenza stampa a Trigoria – Florenzi può essere nel gruppo, vedremo domattina. Gervinho perfetto. E’ una gara importante e difficile come tutte le altre, come lo era quella di Bologna, come sarà quella di Napoli. E’ sempre difficile vincere una partita ma faremo in modo di vincerla domani anche se sappiamo che l’Inter è una buona squadra“.
Non ci sarà invece Francesco Totti, che come già previsto nei giorni scorsi sarà risparmiato in vista della sfida di Napoli tra una settimana: “Sta meglio ma è dolore-dipendente la sua cosa. Ha preso una botta brutta e il dolore piano piano va via, ma non è ancora pronto a giocare o ad aiutare la squadra per domani. Speriamo che da domani a domenica prossima non ci sarà problema e che tornerà in campo con noi“. Così come mancherà il pubblico, vista la chiusura delle due Curve e dei Distinti Sud, ma le motivazioni per Garcia devono moltiplicarsi: “Su un breve termine non è un problema, l’abbiamo visto contro la Samp. Dobbiamo fare in modo di giocare come contro la Samp, pensando solo al gioco e anche per i tifosi che saranno fuori. Forse stavolta saranno fuori ma vicino, non lo so. Ma sul lungo termine è un problema importante. I tifosi devono rispettare la regola, che giusta o sbagliata per ora è questa. Il problema è quando una regola è soggetta ad interpretazione, che sembra che una cosa è punita e un’altra no. E’ questo il problema”.
Sugli avversari poi è chiaro Garcia: “Mazzarri ha fatto sempre buoni risultati, fa giocare la sua squadra in un modo efficace, ma quello che conta è il gioco della Roma, che sia attaccare bene, in contropiede e difendere bene, essere efficaci sul piano difensivo, avere 11 giocatori che danno il meglio anche per l’organizzazione difensiva. Dobbiamo mettere in campo tutte le cose che sappiamo fare, se lo faremo avremo la possibilità di prendere i tre punti e quello sarà il nostro obiettivo domani. Nagatomo e Jonathan attaccano molto. Ma quando difendono sono in cinque. Sappiamo che ci sono vantaggi a giocare così, come tutti i moduli, anche il nostro ha vantaggi e svantaggi. Dobbiamo sfruttare i loro svantaggi e sperare che i loro vantaggi non facciano troppi danni”.
Ma non si esime dall’argomento della settimana, quello degli arbitri. E il francese è chiaro anche su questo punto: “Ho letto e ho sentito questa settimana tante cose sul caso arbitrale, ma come ho sentito tante cose penso che non c’è niente da aggiungere, perché tutta la settimana abbiamo parlato di curve e arbitri, ma spero che in futuro si parlerà più di giocatori, di tattica, del campo, perché è quello che mi aspetto da un grande calcio italiano. Non c’è niente da aggiungere su questo punto. Conte ha detto che gli arbitri italiani sono i miglior al mondo? Ognuno ha la sua opinione. Io sono concentrato sul campo, sul vedere la mia squadra giocare con entusiasmo, dare gioia ai nostri tifosi e peccato che non sarà pieno l’Olimpico”. E apre alla moviola in campo: “Sono favorevole, lo dico da tanti anni. Il problema, quando un telespettatore vede la partita in tv, è che ha cinque volte la moviola mentre l’arbitro non ha niente, allora nel ventunesimo secolo si possono aiutare gli arbitri con la nuova tecnologia, almeno per sapere se la palla è entrata o se è fallo dentro l’area o fuori. Già ci sono dei test che la Fifa ha fatto e vediamo se andiamo avanti così, perché non penso che ci sarà un calcio a due velocità, per il calcio dei professionisti e il calcio degli altri. Sul piano economico è molto importante un gol in più, cambia la classifica, il traguardo della stagione. Secondo me può aiutare gli arbitri, sicuramente”.
Infine Garcia plaude la società per il rinnovo di Sabatini e per l’arrivo del progetto stadio: “E’ importante, già il fatto che Walter (Sabatini, ndr) ha rinnovato è un segnale importante, è una buona notizia. E’ un professionista, mi piace che sia con noi anche molto tempo. Sullo stadio gli americani hanno capito subito che non è possibile dividere uno stadio, anche se l’Olimpico è uno stadio bello, non è uno stadio per il calcio. Per essere in futuro un grande club abbiamo bisogno di uno stadio nostro, e gli americani l’hanno capito subito”.