Roma, 28 febbraio – Scamarcio si è presentato molto nervoso in aula, maniche sollevate fino al gomito e movimenti continui, nonostante ormai il giudice avesse già deciso l’assoluzione dall’accusa di lesioni nei confronti di un’inviata della Vita in diretta. La donna avrebbe dovuto intervistare Scamarcio lo scorso 27 ottobre, in una discoteca romana, ma quando cercò di avvicinare l’attore ne nacque un tafferuglio, che finì con la denuncia della giornalista di essere stata malmenata da Scamarcio. “Questa storia mi ha provocato dolore e mi ha fatto star male- ha dichiarato l’attore- sono stato accusato ingiustamente di aver picchiato una donna, un atto vile che non avrei mai compiuto. Adesso voglio giustizia“. L’aula del tribunale oggi si è aperta proprio per discutere l’accusa di calunnia contro l’inviata della Vita in Diretta. Secondo il sostituto procuratore Fava “l’inviata accusò falsamente del reato di lesioni Riccardo Scamarcio, sapendolo innocente“. Ad attendere fuori dall’aula il suo turno per testimoniare un’altra stella del cinema italiano, Laura Chiatti, amica di Scamarcio e soprattutto presente quella notte in discoteca.