Roma, 14 marzo – Ultima partita del Sei Nazioni 2014, per l’Italia, che dopo quattro ko di fila rischia il cucchiaio di legno contro un’Inghilterra in piena corsa per la vittoria del torneo. Serve un successo pesante per il XV della Rosa per sperare di battere al fotofinish l’Irlanda, ma il capitano dell’Italrugby Sergio Parisse non vuole essere un semplice spettatore domani all’Olimpico (ore 13.30, diretta su DMAX): “Vorranno vincere il Torneo, noi non scenderemo in campo per vederli giocare: il primo obiettivo è fare ottanta minuti alla pari con loro, metterli in difficoltà dal primo all’ultimo minuto al di là di quello che sarà il risultato finale”.
Di sicuro un torneo al di sotto delle aspettative dopo un 2013 davvero promettente. E ora il rischio di arrivare ultimi: “Pressione per l’eventuale cucchiaio di legno? No, è una cosa banale, non lo prendiamo da anni ma soprattutto non cambia il nostro cammino nelle ultime settimane che, per tutta una serie di situazioni ed a prescindere dal risultato di domani, non è stato quello che ci aspettavamo. In questo Torneo hanno esordito diversi giovani, è un dato positivo – ha aggiunto Parisse – e non bisogna dimenticare che stiamo continuando a sviluppare un rugby diverso a quello cui eravamo abituati e per questo serve tempo”.
E spera nel tutto esaurito dello stadio romano: “Scenderemo in campo in un Olimpico pieno, per noi è fantastico sentire il calore del pubblico di Roma ma anche una grande responsabilità. Faremo tutto quello che è in nostro potere per regalare ai nostri appassionati un pomeriggio di cui andare orgogliosi. La gente ha capito e ci mostra tantissimo affetto, perché vede che diamo tutto in campo. Le critiche? Ci stanno, fanno parte dello sport. E se il pubblico è diventato più esigente e anche la stampa, abituata ad applaudire sconfitte di 10 punti, adesso ci chiede di più, è perché siamo diventati una squadra che punta al risultato, non a sconfitte onorevoli. Non sarà facile, ma vogliamo riscattare la grande delusione patita qua all’Olimpico con la Scozia. I 73mila tifosi di domani ci impongono di fare il massimo”.