Roma, 18 marzo – L’Enpa in un comunicato parla della “controriforma” sulla legge sui parchi ambientali, dove sono state cancellate tutte le tutele sulle protezioni degli animali. Ecco il testo.
«Questa non è la riforma della legge 394/1991, uno dei pilastri della legislazione ambientale italiana, è piuttosto una controriforma, che afferma una visione produttivistica dei nostri parchi. Infatti, se il testo presentato dal relatore in questi giorni fosse approvato, i parchi sarebbero esposti a molteplici forme di sfruttamento – petrolio compreso – in nome delle royalties, sarebbero incoraggiati a vendere la fauna catturata o uccisa per fare soldi, a spalancare le porte alle “doppiette” in nome del “controllo” faunistico. Il testo presentato come unificato, nonostante il disegno di legge della senatrice Loredana De Petris (Sel) sia di contenuto ben diverso, è anche un vero mostro giuridico, in quanto introduce nel suo corpo un articolo che stravolge la legge sulla tutela della fauna e regolamentazione della caccia, la 157/92, attribuendo all’Ente parco poteri di vita e di morte sugli animali, eradicazione compresa, e per di più senza distinzione tra specie protette e non. Paradossalmente, le tutele della fauna diverrebbero molto più deboli all’interno delle aree protette che nel resto del Paese: un controsenso inaccettabile, perché la finalità prioritaria della legge 394/91 è quella della conservazione.»
«In sede di audizioni, nei mesi scorsi, l’Enpa aveva portato al relatore ed ai componenti della Commissione Ambiente del Senato tutte le proprie vivissime preoccupazioni, punto per punto. Purtroppo – prosegue la Protezione Animali-, il relatore ha voluto ignorarle e riteniamo questo anche un pessimo segnale nel rapporto tra istituzioni e cittadini, in quanto alla nostra disponibilità ed alle nostre richieste non è stata data risposta. Oggi rivolgiamo un appello a tutti i senatori affinché la discussione sul testo “unificato” sia fermata per una profonda riflessione e per profondi mutamenti; è troppo importante la posta in gioco: il patrimonio naturale più prezioso, la biodiversità più rara, l’attività economica più “verde”, il turismo più caro agli italiani.»
Così l’Enpa sul progetto di “controriforma” delle legge sui parchi in discussione al Senato.