Roma, 9 marzo – Dopo le polemiche dei giorni scorsi fra il primo ministro Renzi e il segretario della Cgil, Susanna Camusso, arrivano le precisazioni di Maurizio Landini (Fiom). Spina nel fianco della Camusso e dei governi precedenti, il leader dei metalmeccanici sembra aprire uno spiraglio di collaborazione con il nuovo premier. Dalle pagine di Repubblica, Landini ha inviato una lettera aperta al governo, e in particolare a Renzi, esortandolo ad avere più coraggio dei suoi predecessori, per effettuare quelle riforme controverse, ma necessarie al Paese. “Bisogna evitare interventi a casaccio, a pioggia – ha esordito Landini – E’ necessario invece individuare delle priorità. Ad esempio, ogni euro pubblico a favore delle imprese deve essere vincolato a quanti posti di lavoro si difendono e si creano. Vanno resi possibili forme di credito e di finanziamento agli investimenti a tassi agevolati per le piccole e medie imprese, incentivando la costituzione di reti d’impresa. Non serve a nessuno una riduzione generalizzata e non selettiva del cuneo fiscale. Ripensiamo all’aggiunta per tutti di 15 euro nella busta paga mensile. Per una ripresa dei consumi la tassazione va ridotta a partire da una riduzione dell’ Irpef sui redditi da lavoro più bassi e ripristinando una vera tassazione progressiva“.
Inoltre Landini continua a ricordare i temi più cari ad una tradizione di sinistra, come il reddito minimo universale e il rispetto del contratto nazionale di lavoro, senza più possibilità di deroghe. Per trovare le risorse necessarie, secondo il segretario, non bisogna svendere il patrimonio pubblico, ma tassare le rendite finanziarie e istituire una patrimoniale. Temi controversi, il cui semplice accenno, l’indomani dalla salita in carica del governo, avevano fatto vacillare la maggioranza. Maurizio Landini però non demorde e punta sulle promesse di rinnovazione e rottamazione fatte da Renzi, invitando lui e i suoi ministri all’assemblea Fiom del 21 marzo a Roma. Questa sarà l’occasione migliore per confrontarsi direttamente con i lavoratori e ascoltare dalle loro parole di cosa necessitano più urgentemente.