Roma, 13 marzo – Mentre alcuni espulsi pentastellati tra i quali Francesco Campanella e Lorenzo Battista lavorano a un nuovo movimento «senza capi e padroni», anche il nucleo dei fondatori emiliani cacciati nel 2012 lavora in questa direzione. Il Movimento 5 Stelle si muove ondulando tra espulsioni, rinunce e attese delle azioni altrui.
«Ripartire dalle ceneri del movimento è l’unica alternativa possibile alla politica odierna, compreso il M5s», così spiegava qualche giorno fa a IntelligoNews la consigliera comunale bolognese Federica Salsi che a tal proposito aggiungeva «Sono pronta a ricostruire con chi se la sente di metterci la faccia, sapendo che verrà duramente attaccato, criticato, minacciato, perché questi toni violenti continueranno». Con lei anche Giovanni Favia, e Valentino Tavolazzi.
Intanto oggi il guru Gianroberto Casaleggio arriva a Roma e incontra a Montecitorio la senatrice Serenella Fucksia. La senatrice ha infatti pronunciato parole forti durante una video intervista e sembra sia stata successivamente sfiduciata dal meetup di Fabriano.
Ma Casaleggio indietreggia e tenta di sfilarsi da quello che oramai è uno tsunami nonostante le stelle:”Nessuna espulsione. Non c’e’ nessun problema. E poi non decido io: uno vale uno. In ogni caso, decide l’assemblea e poi, comunque, la Rete”. Così Casaleggio risponde a proposito dei casi di Serenella Fucksia e Bartolomeo Pepe. La senatrice sembra tranquilla e non teme ondate da parte del partito. A margine dell’incontro dichiara “l’incontro con Casaleggio e’ andato molto bene, tutto molto bene – spiega -. Non c’e’ mai stato nessun discorso di espulsione”. Poi aggiunge: “Non abbiamo parlato della questione del meetup – assicura Fucksia – abbiamo parlato di programmi, di disegni di legge, di politica. Era un incontro previsto da tempo”.
Che l’incontro sia stato previsto o che sia stato proficuo, resta il fatto che l’assemblea fiume di giovedì scorso a palazzo Madama ha la scia delle macerie di un movimento. Alcuni hanno parlato di caduti, altri non hanno voluto pronunciarsi. Esiste un limbo del movimento dal quale sembrano entrare e uscire esponenti persino nell’arco delle ventiquattro ore, tale è la tensione di questi giorni.
Molti poi sperano si chiarisca presto la posizione del nuovo gruppo dei fuoriusciti, come Ivana Simeoni e Roberto Cotti. Si attende il prossimo movimento.