Con le prossime elezioni europee, è nata a febbraio del 2014 la FactCheckEu, da parte di quattro giovani professionisti italiani, coordinati da Pietro Curatolo, e con una rete di collaborazioni internazionali, per far chiarezza su programmi e “proclami” dei politici.
Ma la FactCheckEu, oltre che ad occuparsi delle “bugie” dei soli politici italiani, come la Pagella Politica che valuta la veridicità delle loro dichiarazioni su di una griglia che va da “vero” a “c’eri quasi” a “ni” a “Pinocchio andante” a “panzana pazzesca”, giudicherà tutti i politici europei che si candideranno alle elezioni di maggio.
A differenza dell’esperienza italiana della Pagella Politica, la FactCheckEu, racconta a L’Arancia, Carlo Starace, uno dei quattro fondatori della FactCheckEu: “Non si concentra su ogni dichiarazione di ogni candidato”, perché dovendo seguire le elezioni in 28 paesi con 751 candidati la mole di lavoro sarebbe assurda, con ciò il metodo seguito è un altro: “Si è preferito scegliere i macrotemi più importanti, su cui verificare di volta in volta le dichiarazioni più realistiche”.
Inoltre per gestire la quantità del lavoro è stato introdotto anche un altro nuovo metodo, quello del crowdchecking. Come continua sempre a spiegare Carlo Starace, questa novità nell’operazione sarebbe una sorta di controllo “dal basso”, cioè le dichiarazioni dei politici vengono sottoposte a controllo non solo degli analisti di FactCheckEu, ma anche da parte di chiunque voglia collegarsi col sito di FactCheckEu alla voce You Fact Check e così avere la possibilità di votare la veridicità di una dichiarazione, oppure analizzarla lui stesso sotto la supervisione dei ragazzi di FC, oppure dare una mano nelle traduzioni delle dichiarazioni dei politici stranieri, poiché il sito è in sei lingue.
Dai dati attuali, in attesa dell’appuntamento elettorale del 25 maggio, la FactCheckEu sta avendo molto successo. Infatti, come prosegue Carlo, ricordando come per mettere in piedi il loro sito hanno partecipato a un concorso per un finanziamento da 25.000 euro dell’istituto privato Mercator, vincendolo: “Al momento abbiamo 2.100 fan sul gruppo Facebook, 8000 follower su twitter e 200 iscritti attivi al sito che partecipano direttamente proponendo dichiarazioni, facendo traduzioni o proponendo loro stessi delle analisi. Inutile dire che dopo poco più di un mese e mezzo di attività siamo molto felici dei risultati”.
Ma la cosa interessante e divertente, è soprattutto come la piccola FactCheckEu è riuscita a “sbugiardare” la Commissione Europea, infatti sottopose a controllo di veridicità il famoso proclama di Bruxelles secondo cui in Italia il giro d’affari della corruzione sarebbe di 60 miliardi di euro l’anno. Dato questo, infatti, da subito “sbugiardato” dai ragazzi di FactCheckEu.
Roma, 24 marzo