Roma, 18 marzo – Renzi torna in Italia dopo aver incassato la lode in pagella. Angela Merkel ha premiato il coraggio dell’Italia di Renzi «È un cambiamento strutturale» e il Premier: «Politiche tedesche del lavoro un modello di riferimento per la crescita». Una lode reciproca, successiva all’incontro francese con Hollande quale tappa fondamentale di una campagna elettorale europea che è già iniziata.
Dopo Hollande Matteo Renzi ha proseguito l’asse europeo con un volo in Germania, accompagnato da una delegazione di sei ministri per incontrare la cancelliera. La premessa dell’incontro era quella di chiarire che il bel paese non attende i precetti di un’ideale maestra europea, gestita dal volere tedesco, ma intende della maestra «guidare l’Europa perché non siamo l’ultimo vagone».
La conferenza stampa congiunta di ieri è iniziata alle 18.30. ca. La Cancelliera si è detta «molto colpita dal cambiamento strutturale» italiano e ha lodato il «coraggio» del premier. Dopo aver definito il programma di Renzi ambizioso, lasciando nel termine tutta l’ambiguità dell’interpretazione, questo secondo gemellaggio sembra procedere come auspicato.
Come per Hollande, i due capi di governo hanno fatto precedere alla comunicazione ufficiale, un confronto tra politiche. Per Angela Merkel «L’Italia sta lavorando per riempire il bicchiere mezzo vuoto. Renzi mi ha illustrato un programma di riforme molto ambizioso. Gli auguro molta fortuna e coraggio, tutto il bene: si tratta di un cambio strutturale, anche con riforme del mercato del lavoro che porteranno a uno sviluppo positivo». Sullo sforamento dei parametri dell’Ue la Germania si dice sicura che l’Italia rispetterà il fiscal compact, e che per riformare il mercato del lavoro sono necessari movimenti lunghi quali quelli che anche la Germania ha dovuto attuare nell’arco di due- tre anni.
Renzi sul lato italiano insiste per «restituire ai cittadini la possibilità di credere che l’Ue non è la causa ma la soluzione dei problemi. Quei partiti che lo dicono sbagliano».
Attraverso l’Unione a l’imitazione di un modello virtuoso quale quello dato dalle politiche del lavoro tedesco, può restituire l’accettabilità delle regole del gioco. Nel rispetto delle regole e dei limiti di Maastricht occorre per il premier «mantenere i vincoli, fare misure strutturali, ma dentro al pacchetto occorre aiutare a recuperare la domanda interna».
L’incontro sembra essersi caratterizzato per lodi reciproche, intenzioni virtuose e un asse pro europeo che aiuti anche la ripresa. Eppure la stampa tedesca da sempre acre, aveva riprodotto le parole del ministro tedesco Wolfang Schaeuble che non aveva tardato a bacchettare l’Italia su possibil rinvii al consolidamento delle finanze statali.
La stampa aveva allora titolato sferzante: ”Renzi provoca la Merkel con l’anti-rigore“ sul quotidiano Welt. Lo Spiegel online ancora: “Renzi, che con modi rudi ha preso il potere in Italia, spera in una licenza per fare debiti“, scrive il quotidiano. Resta da vedere tra la tattica politica e la stampa chi abbia disvelato prima le prossime mosse.
Ecco il tweet di Renzi: Ci sono, ci sono. Ho twittato un po’ meno in questi giorni, ma ci sono. Ora al lavoro a #palazzochigi.
#RenzieRispondi, l'hashtag per Renzi sulla casa di Firenze - NewsGO
20 Marzo 2014 @ 18:33
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