Per la fondazione dell’ Alfa Romeo ha giocato un ruolo importante la città di Napoli, dove nel 1906 l’imprenditore Alexandre Darraq ha smesso di produrre biciclette in favore della produzione di automobili, dando vita alla Società Italiana Automobili Darraq. Ma la città non è la più adatta dato che è lontana da cuore del mercato automobilistico e questo porta Darraq a spostare la sede a Milano.
Nel capoluogo lombardo le difficoltà dovute alla forte concorrenza della Renault e della Fiat portano l’azienda vicino al fallimento, inducendo l’imprenditore francese a vendere nel 1910. L’azienda viene comprata da finanzieri lombardi, che le cambiano il nome in Alfa, Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Nel 1918 entra in società anche l’ingegnere napoletano Nicola Romeo, dando così vita all’ Alfa Romeo.
Negli anni Venti arrivano i primi grandi successi della casa automobilistica, anche grazie all’ingresso di piloti come Enzo Ferrari e Antonio Ascari e grazie alla vittoria del primo campionato del mondo di automobilismo della storia nel 1925. Nel 1950 e nel 1951 vengono vinte anche le prime due edizioni della Formula 1.
Dal 1933 al 1986 è appartenuta allo Stato italiano, poi è diventata parte del gruppo Fiat. Da un punto di vista tecnologico, l’Alfa Romeo è considerata tra le case più all’avanguardia del panorama automobilistico mondiale grazie alle molte innovazioni che hanno esordito sulle sue vetture. Sin dalla nascita l’ Alfa Romeo ha scelto come emblema un logo circolare suddiviso verticalmente in due parti. Sul settore sinistro è presente lo stemma di Milano, la croce rossa in campo bianco (simbolo medievale del comune), mentre sul lato destro è raffigurato il serpente visconteo (il “Biscione”). Le uniche modifiche hanno riguardato il settore circolare esterno.
Durante la sua storia la casa, detta “del Biscione” per il suo stemma, ha realizzato molte vetture da strada e concept car che hanno segnato la storia del design dell’industria automobilistica italiana.
Roma, 24 giugno