Roma, 4 ottobre 2014 – Il capogruppo di Fratelli d’italia-Allenanza Nazionale Alessandro Messa presso il comune di Guidonia Montecelio dice la sua senza peli sulla lingua in merito sulla questione unioni civili e sulla proposta avanzata dall’amministrazione di introdurre uno specifico registro su tale anagrafica. Un no, quello di Messa che preclude a qualsiasi modello alternativo di famiglia diverso da quello tradizionale.
Distruzione del concetto di Patria – Una nota stampa, quella del capogruppo, dai toni perentori dove questi spiega come “Tale proposta apre la strada, seppur entro i limiti delle competenze comunali, all’equiparazione tra coppie omosessuali e famiglia naturale cedendo alle pressioni di quelle forze lobbistiche che hanno come unico obiettivo, dopo la distruzione del concetto di Patria e di comunità nazionale, la demolizione del nucleo fondante della società rappresentato dalla famiglia tradizionale formata da un uomo, una donna e dei figli“.
Sulle coppie omosessuali – “Sappiamo bene, inoltre, che lo scopo successivo, anzi quello vero, è di arrivare all’adozione dei figli per le coppie omosessuali. E’ inoltre preoccupante – scrive ancora Messa – che sia già iniziata la consueta caccia alle streghe da parte di alcuni “sinistri” detentori della verità assoluta che etichettano come medioevali, bigotti ed omofobi chiunque non si allinei al loro pensiero ed al politicamente corretto. Il problema è che si è arrivati al capolinea di una civiltà dove i diritti hanno sopraffatto il minimo senso del dovere e dove ogni impedimento diventa un atto persecutorio alla propria libertà“.
Prima gli italiani – “Noi rifiutiamo qualunque modello familiare alternativo o innaturale e non consideriamo questione di civiltà l’unione tra persone dello stesso sesso. Per noi – conclude Alessandro Messa – questione di civiltà è poter dare una casa agli italiani piuttosto che prima agli stranieri, il poter concedere un sussidio a tutti quegli italiani che hanno perso il lavoro piuttosto che ai clandestini, e poter dare alle famiglie, quelle vere, la possibilità di vivere con dignità, e non crearne delle nuove perché si è fallito, magari, nella tutela di quelle esistenti“.