La Valle del Tevere, secondo gli studiosi, può essere considerata al pari di un termometro in riferimento alle ultime cinque glaciazioni, cioè da quando il livello degli oceani è risalito negli ultimi cinque secoli di 5,5 metri ogni cento anni, colpa lo scioglimento dei ghiacci. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista Nature Comunications grazie ad un gruppo internazionali di ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) della Australian National University e dell’università britannica di Southampton.
Lo studio – Con calotte glaciali simili a quelle attuali, i tassi di crescita sono di circa 1-1,5 metri al secolo, quindi non dissimile da quello che succede ai giorni nostri causa il surriscaldamento del globo terrestre. I dati sono stati estrapolati prendendo in considerazione innanzitutto quelli relativi a diverse località del pianeta e in relazione agli ultimi 5oo mila anni, dove sono stati prelevati diversi campioni geologici. Fra questi, ha contribuito anche la Valle del Tevere, strumento attraverso il quale si è riusciti a ricostruire una vera e propria cronologia del tutto indipendente circa gli eventi che hanno portato all’innalzamento del. “La datazione di numerosi depositi vulcanici e lo studio paleomagnetico dei livelli argillosi, intercalati nelle successioni sedimentarie del paleo-Tevere – spiega Fabrizio Marra, ricercatore dell’Ingv – ha permesso di accertare che queste si sono deposte nell’antica valle del Fiume e lungo la costa in conseguenza della risalita del mare alla fine delle epoche glaciali e, quindi, di calibrarne con esattezza i tempi di occorrenza“.
Gli effetti – In periodi con calotte glaciali di dimensioni simili a quelle attuali, i tassi dell’innalzamento del livello degli oceani hanno raggiunto, in poche parole, una velocità simile a quella che viene stimata oggi a seguito del riscaldamento globale. Un’indicazione, questa, sottolinea l’Ingv, fondamentale per confrontare i dati sulla progressiva riduzione dei ghiacci e di una valutazione su ciò che potrebbe avvenire nei prossimi anni a seguito del riscaldamento globale.
7 ottobre 2014