“Internet non è uno dei tanti mezzi ma rappresenta qualcosa di unico. Proprio per questo credo sia utile che il Parlamento se ne occupi: è uno strumento di partecipazione ma “si pone il problema di regolamentarlo perché è evidente che la mancanza di principi e di riferimento non equivale alla libertà“. Lo ha riferito il presidente della Camera Laura Boldrini, aprendo il Governance Forum Italia 2014 a Montecitorio.
Carta dei diritti sia mozione per governo – “Il mio auspicio è che la Dichiarazione dei diritti in Internet diventi una mozione condivisa da tutti i gruppi parlamentari che impegni il Governo a portare questi principi in Europa e anche nella sede delle Nazioni Unite“, ha proseguito il presidente. “I suggerimenti che arriveranno dagli altri Parlamenti, insieme a quelli che i cittadini proporranno completeranno il lavoro“, ha poi concluso: “La dichiarazione di principi e non una legge, ma rappresenta comunque un «documento fondamentale perchè libertà, uguaglianza, dignità e diversità delle persone siano garantite anche in internet, attraverso il rispetto di alcuni principi su dei punti fondamentali: il diritto di accesso alla rete, la sua neutralità, la tutela dei dati personali, dell’identità, dell’inviolabilità dei dati stessi, il diritto all’anonimato come all’oblio, le garanzie sulle piattaforme ma anche l’educazione ad Internet e la sicurezza“.
25 novembre 2014