Ultima giornata di allenamento a Melbourne per la Roma di Rudi Garcia, prima dell’impegno di domani contro il Manchester City nella seconda giornata di International Champions Cup. E il tecnico francese un pensierino ce lo fa sul successo finale: “Giochiamo sempre per vincere: l’ho detto ai ragazzi anche prima della partita contro il Real. Sono stati bravi non solo a pareggiare, ma anche alla fine della partita ho visto un gruppo che ha fortemente voluto vincere, anche ai rigori. Questo mi è piaciuto perché questo culto della vittoria, questa voglia di vincere, noi dobbiamo averla sempre, anche nelle partite cosiddette amichevoli. Il City lo conosciamo bene, ci abbiamo giocato contro anche in Champions League l’anno scorso. Abbiamo giocato contro di loro due buone partite anche se il risultato della seconda non era quello che ci aspettavamo. E’ sempre interessante giocare contro un club di questo livello”.
Pronto per la nuova sfida Alessio Romagnoli, in panchina contro il Real e per molti in procinto di partire. Ma Garcia smentisce: “Stamattina Alessio stava bene in allenamento. Se sta bene anche questo pomeriggio, così come era previsto per la partita contro il Real Madrid, giocherà domani”. Mentre il francese chiude alla tecnologia per gli allenamenti: “Il drone l’abbiamo usato l’anno scorso durante l’allenamento, ma più che altro per vedere dove piazzare le telecamere quest’anno a Trigoria. La tecnologia quando ci può aiutare è sempre interessante. Non dobbiamo però perdere l’occhio, che è la cosa più importante, e ciò vale tanto per l’allenatore quanto i giocatori. La tecnologia aiuta ma non è una bacchetta magica”. Infine un accenno ai ruoli in campo: “Per il ruolo di Pjanic non mi sento di fare un bilancio di una stagione intera basandomi su una sola partita. Rispetto agli ultimi 24 mesi dico che sì, sappiamo che negli ultimi cinque abbiamo giocato meno bene ma la qualità che abbiamo espresso in passato è stata prodotta con questi giocatori. C’è un gioco con Totti, e un gioco senza Totti, e lo stesso vale per Pjanic, Destro e tutti gli altri. Ci sono giocatori più o meno complementari tra loro, ma a me la cosa che importa di più è giocare bene, vincere, e che i ragazzi si trovino a loro agio con il gioco della squadra. Per il momento, durante gli allenamenti, mi è sembrato di vedere proprio questa cosa”.
Carico per la nuova stagione anche Daniele De Rossi, che comunque non si vuole sbilanciare: “Quando inizi le vacanze speri che durino 3-4 mesi, poi dopo un po’ la mancanza del pallone inizia a farsi sentire. Andare in ritiro fa sempre piacere, anche se la squadra è sempre la stessa io provo sempre le stesse sensazioni. E’ bello vedere quanto entusiasmo ci sia anche qui dietro alla Roma che è una squadra importante del calcio italiano ma non è il Barcellona. L’obiettivo ora sarebbe regalare dei titoli, ma non mi interessa parlarne perché le mie parole sarebbero strumentalizzate. L’obiettivo resta quello che ha detto il mister: giocare per vincere tutte le partite, come sempre abbiamo fatto, checché se ne dica. L’obiettivo dell’anno scorso era migliorare quello che avevamo fatto il primo anno con il mister e non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo comunque ottenuto un ottimo risultato finale. Stiamo lavorando per quello: per salire di un gradino. Purtroppo salire dal decimo al nono posto è più facile che salire dal secondo al primo posto. E’ un muro più alto ma noi stiamo lavorando per questo. Del mercato chiaramente non parlo. Sono contento per il compagno nuovo che è arrivato, ma per il resto sono cose che riguardano il mister e la società”.