Una Roma al minimo supera il Real Madrid ai calci di rigore (7-6) nella prima partita a Melbourne della international Champions Cup. Un tempo per parte, con ritmi buoni solo a sprazzi, segno che la preparazione è ancora agli inizi. Da segnalare il mancato ingresso di Romagnoli (preferito addirittura Capradossi), segno che davvero forse il giovane prodotto del vivaio giallorosso è pronto a partire verso Milano.
Benitez sceglie un 4-3-3 con tanti big come Cristiano Ronaldo, Bale, Modric, Ramos, Marcelo e Varane, mentre Garcia si affida dietro a Castan e Mapou con Maicon e Cole sulle fasce. A centrocampo De Rossi, Nainggolan e Ucan, a supporto delle punte Gervinho, Totti e Iago Falque. Subito Roma più attiva e che al 4′ sfiora il gol: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla rimane sul dischetto e prima De Rossi (traversa) e poi Totti falliscono il colpo vincente. Al 9′ occasione per il Real con Sergio Ramos che però manda alto. Ottimo soprattutto Gervinho, che svaria molto e fa venire davvero il mal di testa alla retroguardia dei blancos, come al 12′ quando se ne va in serpentina e viene steso al limite dell’area. Col passare dei minuti prova ad uscire anche la squadra di Benitez, che ci prova con Ronaldo e Bale ma senza successo, merito anche di una difesa giallorossa comunque attenta. Al 29′ altro tiro di Totti, ma Navas è attento e blocca. Il capitano poi esce al 34′ tra gli applausi del pubblico australiano (al suo posto Doumbia). L’ultima parte di gara è totalmente della Roma, che controlla e prova spesso a pungere, come al 31′ quando sugli sviluppi di un angolo è Ucan a provarci, ma sul pallone, deviato da Navas, non riesce ancora una volta la deviazione di De Rossi. Mentre nel finale è Nainggolan a tentare il destro da fuori, ma il pallone finisce ampiamente a lato.
Nella ripresa squadre rivoluzionate ed esce fuori la maggior qualità del Real, capace di manovrare più velocemente e senza affanno. Iturbe e Ljajic non incidono sulle fasce, così come Destro in mezzo all’area. Prima del suo ingresso al 10′ unica occasione per Doumbia, che su cross dalla destra di Florenzi colpisce un difensore madrileno a pochi passi dalla porta. Gli uomini di Benitez invece sfiorano il gol prima in apertura con Bale (di testa fuori su angolo), poi al 20′ con Benzema, che gira alle stelle un buon passaggio in area di Cericev. Poi nel finale miracolo con i piedi di De Sanctis su Vasquez, mentre dall’altra parte è Destro a sfiorare il gol con una conclusione di sinistro. Poi la lotteria dei rigori, dove a spuntarla è la Roma grazie alla parata di De Sanctis su Vasquez.