E’ una Roma che risponde forte al ko di Marassi con la Samp. All’Olimpico gara senza storia contro il Carpi, chiusa con un netto 6-1. A segno nel primo tempo Manolas, Pjanic e Gervinho, mentre nella ripresa Salah e Digne. Para un rigore anche De Sanctis che fa pace (insieme a Gervinho) con il pubblico di casa. Ottimo l’esordio di Vainqueur. Uniche notizie storte gli infortuni muscolari a Keita e Totti. Di sicuro c’è che la squadra ha giocato una partita bella e di sostanza. Sperando che non sia il solito fuoco di paglia.
Garcia ripropone Gervinho nel tridente con Dzeko e Salah, mentre gli emiliani si affidano all’ex Borriello con Ryder Matos ma soprattutto un folto centrocampo con ben 5 elementi, segno chiaro di che partita vuole disputare all’Olimpico. E infatti il canovaccio tattico vede la Roma mantenere la pressione costante nella metà campo degli avversari, che quando possono provano a mettere la testa fuori. Al 4′ la prima occasione con Keita, che sugli sviluppi di un angolo di testa manda alto di poco. Dominio assoluto, ma al 17′, alla prima azione, il Carpi sfiora il gol con Borriello, bravo a liberarsi al limite e, una volta entrato, a provare il destro: bravo in questa circostanza De Sanctis a deviare in angolo. La Roma non è fortunata, perché poco dopo perde keita per infortunio muscolare (dentro Vainqueur). Poi in 10′ succede tutto. Si parte al 23′ con Dzeko, che prova il destro a incrociare ma Brkic manda in corner, sugli sviluppi del quale è Digne a provare il sinistro, ma sulla traiettoria c’è Manolas, che in mezzo all’area da solo batte Brkic per l’1-0. 4′ dopo arriva il 2-0 con Pjanic, bravo a spiazzare il portiere del Carpi direttamente su punizione dal limite. Basta? No, perché tre giri d’orologio più tardi arriva il tris firmato Gervinho, bravo a prendere al volo una respinta dell’estremo difensore avversario su tiro di Maicon. Ma si sa, la Roma ama complicarsi la vita e al 34′ arriva anche la rete del Carpi: traversone di Gabriel Silva, colpo di testa in tuffo di Borriello che beffa De Sanctis sul primo palo anche grazie alla deviazione decisiva di De Rossi. Ma è solo una parentesi, perché la squadra di Garcia continua a premere e allo scadere con Vainqueur per poco non trova anche il quarto gol, ma il destro preciso del francese viene deviato in angolo da Brkic.
Nel secondo tempo Garcia mette subito dentro Totti per Dzeko, ma il capitano non è fortunato: dopo 4′ ha l’occasione in contropiede per il poker, tenta il tiro che viene deviato da Brkic e sulla respinta è bravo Salah a segnare. Peccato però che nel colpire il pallone Totti si faccia male al flessore della coscia e sia costretto subito ad uscire (al suo posto Iturbe). I ritmi diminuiscono, ma è la Roma sempre avanti a fare pressione e a creare occasioni. Al 16′ altra opportunità regalata dai giallorossi a Borriello con un errato controllo al limite di Nainggolan, ma l’ex stavolta non centra la porta. Ma al 23′ arriva il 5-1: Salah serve sulla corsa Maicon, che dal fondo crossa in area per Digne, che in area insacca di testa da pochi passi. 5′ più tardi è Salah a sfiorare il bis, ma il suo tiro non trova la porta. E al 30′ è Gervinho a strappare gli applausi dell’Olimpico: prende palla al limite, entra in area e prova il tocco sotto sul portiere in uscita, ma la palla si stampa sul palo. Poco dopo occasione per il Carpi con un rigore generosamente regalato da Irrati su un tocco alle spalle di Maicon a Di Gaudio, ma Matos dal dischetto si fa ipnotizzare per due volte da De Sanctis, che dimostra un’ottima reattività. Il finale è in scioltezza e chiuso senza patemi. Ora testa alla Champions per gli uomini di Garcia, ma serve tenere alta la tensione, perché questa Roma anche in passato ha dimostrato di avere limiti di attenzione. E il pericolo è sempre dietro l’angolo: una prestazione buona non può essere il sintomo di problemi risolti. Meglio impararle certe lezioni per non rifarsi male.