La Roma non è più una squadra. Gli ottavi di finale di Coppa Italia certificano la crisi dei giallorossi, che perdono ai rigori (4-2) anche contro lo Spezia, squadra di Serie B. Partita inguardabile degli uomini di Garcia, incapaci di creare apprensione alla difesa avversaria. E ora il tecnico francese rischia davvero.
Garcia manda in campo Dzeko nel tridente con Salah e Iturbe. In mezzo spazio a Pjanic con Vainqueur e Ucan, mentre il quartetto difensivo vede Maicon con Castan, Rudiger ed Emerson. In porta De Sanctis. Sembra di stare in casa dello Spezia, perché sono davvero in maggioranza i tifosi liguri. E i giallorossi pagano un pò questo fattore: poca lucidità, gioco lento e prevedibile, merito anche di una squadra avversaria capace di chiudere gli spazi e ripartire. Brezovec ci prova due volte da fuori, ma senza successo, ma la grande occasione per lo Spezia arriva al 26′, quando Situm calcia in porta, De Sanctis non trattiene ma Castan è attento e libera prima dell’intervento di Nene da due passi. Al 33′ l’unica occasione per la Roma, con Salah che scambia rapidamente prima con Pjanic poi con Ucan per poi servire Dzeko, ma il bosniaco segna in posizione di fuorigioco. Per il resto il nulla totale e il pubblico dell’Olimpico rumoreggia.
Nella ripresa il copione non cambia. Dopo una percussione di Iturbe, chiusa provvidenzialmente da Terzi, è lo Spezia a creare i maggiori problemi: Nene punta Rudiger in contropiede, poi con il sinistro prova la conclusione, che finisce fuori. Garcia toglie Vainqueur e Iturbe per inserire De Rossi e Florenzi, ma i giallorossi in generale faticano a creare occasioni da gol. Al 25′ colpo di testa debole di Maicon, ma la fase offensiva della squadra di Garcia è davvero poca cosa. Nene ci riprova nel finale ma salva ancora Castan, mentre nel recupero primo tiro vedo con Ucan che impegna Chichizola. Si va ai supplementari, dove almeno ora la Roma prova a premere gli avversari. Ci provano Florenzi e Dzeko, ma niente di preoccupante dalle parti della porta avversaria. Anche nel secondo supplementare la pressione continua, con immancabili contropiedi avversari, ma il risultato non cambia. Tanti poi i problemi di condizione dei giocatori giallorossi, con Ucan e Castan, sinora utilizzati pochissimo, alle prese con crampi. E nella lotteria dei rigori Pajnic e Dzeko sbagliano. Giusto finale per una Roma allo sbando.