Luciano Spalletti gongola dopo il 4-1 della sua Roma all’Olimpico contro la Fiorentina. Il tecnico toscano, presentando la sfida in conferenza stampa aveva parlato di Roma capolavoro. E questa sera lo ha dimostrato: “Ha fatto la cosa più difficile, ha tolto il palleggio alla Fiorentina. Gli siamo saltati addosso bene e spesso ripartivamo. Difficilmente si può fare meglio di così, poi è vero che nel secondo tempo sono un po’ calati”, dice ai microfoni di Sky Sport.
Questa Roma senza centravanti sembra aver trovato la quadratura del cerchio: “Il discorso è questo: è evidente che così ci sono degli equilibri e delle qualità e si può fare a meno di chiunque. Questi ragazzi si riconoscono in queste posizioni”. Ottima la prestazione del centrocampo, che ha corso sempre non facendo ragionare gli avversari: “Keita ha tolto la verticalizzazione alla Fiorentina e ha permesso agli altri di scambiarsi nei ruoli. E’ l’unico che pulisce la situazione davanti ai centrali. Nainggolan sa giocare sulla trequarti e anche lui quando ripartiamo ci mette un attimo ad arrivare al limite, come Perotti e Pjanic. Grande partita e grande vittoria contro un grande avversario”. Vetta per una sera lontana di poco, ma Spalletti predica giustamente cautela: “5 Punti? Per me sono tantissimi. Perché quelli davanti hanno fatto un pareggio in 20 partite. E quelle che mancano le giocheranno con la forza di sempre. La Juventus è forte di testa, i giocatori sono tosti”.
Bello ed emozionante l’ingresso di Totti e Spalletti ammette: “Io lo vedo tutti i giorni, per la gente è più emozionante. Ma ha fatto un bell’effetto, ma ne giova anche la squadra con l’entusiasmo del pubblico”.
A Mediaset Premium invece racconta: “Noi tentiamo di giocare a calcio e se possibile di divertire e divertirci, quando si fanno questi risultati tutto diventa più gustoso, ora piedi per terra e si va avanti. Stasera abbiamo disputato una grande partita, vanno fatti i complimenti ai giocatori della Roma”. E poi Spalletti ha parlato della sfida di Champions: “Real Madrid? Siamo più preoccupati noi di loro (ride, ndr), se avessimo avuto più fortuna prima…”