Quanto costa, alle imprese, la farraginosa burocrazia italiana legata al fisco? Poco più di 46 miliardi di euro: una quantità abnorme di denaro che ogni anno porta le imprese dello Stivale a fare i conti con una voce di spesa davvero deleteria per la propria salute finanziaria ed economica.
Da questo punto di vista, quelle che potrebbero sembrare delle “semplici” pratiche fiscali finiscono per diventare un territorio senza padrone: colpa della scarsa volontà del nostro apparato legislativo di andare incontro alle piccole e medie imprese, e colpa soprattutto dell’ingenuità delle aziende nostrane, che per risparmiare qualche spicciolo preferiscono rivolgersi a finti commercialisti che, com’è facile immaginare, finiscono per aumentare ulteriormente il danno economico. Vediamo, dunque, alcune soluzioni pratiche per semplificare gli aspetti burocratici legati al fisco.
L’importanza delle consulenze fiscali
Chiaramente gli imprenditori devono già fare i conti con una pressione fiscale molto alta, alla quale come detto si aggiungono tutte le pratiche amministrative e le successive controversie in caso di errori nella presentazione della modulistica e degli atti amministrativi: un discorso che ha spinto moltissime aziende ad avvalersi di una consulenza fiscale per PMI, in grado di ridurre gli sprechi di tempo e denaro per le questioni burocratiche. Attenzione, dunque, ai professionisti che scegliete di consultare per snellire le “scartoffie” relative agli obblighi fiscali: rivolgervi ad un consulente o commercialista privo di laurea, ma più economico, potrebbe peggiorare di molto la vostra spesa.
Facilitare la fatturazione? Via Internet è possibile
Uno dei momenti meno attesi dalle aziende è proprio la fatturazione: un’operazione obbligatoria, ma resa difficile e complessa dalle tante pratiche vecchio stile da compilare. Nell’era delle nuove tecnologie, anche questo dinosauro sta per estinguersi. Tutto merito della cosiddetta “e-fattura”: una fattura elettronica che può essere depositata via web presso le Pubbliche Amministrazioni, e che permette di snellire e di semplificare il sistema di interscambio fra aziende e privati, almeno per quanto concerne la fatturazione. Sarebbe dunque un peccato, oggi, non sfruttare questo sistema digitale di trasmissione dati, reso possibile dai grandi progressi compiuti nel campo della digitalizzazione dei processi amministrativi.
Prospettive fiscali per il 2017: cosa devono aspettarsi le aziende?
Armonizzare il sistema fiscale per favorire la crescita ed il successo delle PMI italiane? Pare che sia proprio questo l’obiettivo dichiarato dalla nuova Legge di Bilancio 2017, strutturata in modo tale da limitare al minimo i carichi fiscali pendenti sui redditi patrimoniali, almeno in via temporanea. Grazie al nuovo IRI, infatti, quando i redditi non distribuiti permangono all’interno dell’azienda, è possibile richiedere una riduzione della tassazione: una notizia che farà piacere soprattutto alle piccole imprese finanziatesi contraendo debiti, dato che ciò permetterà loro di accrescere la propria competitività sui mercati.