Umbria, solo tre ospedali danno la pillola abortiva e niente day hospital: l’incubo di Marta
Continua in Umbria la protesta per la deliberazione emanata lo scorso 10 giugno dalla giunta della governatrice Tesei, con la quale è stato abolito il regime di day hospital per le donne che assumono la pillola abortiva Ru486. “Un ulteriore impedimento alla pratica dell’aborto farmacologico in Umbria”, spiega Marina Toschi, ginecologa. “Già nella nostra regione ci sono solo tre piccole strutture sanitarie che praticano questo tipo di Ivg. Nei grandi ospedali viene fatto solo l’aborto chirurgico, molto più doloroso e invasivo. Molte donne vanno ad abortire in Toscana”.
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Continua in Umbria la protesta per la deliberazione emanata lo scorso 10 giugno dalla giunta della governatrice Tesei, con la quale è stato abolito il regime di day hospital per le donne che assumono la pillola abortiva Ru486. “Un ulteriore impedimento alla pratica dell’aborto farmacologico in Umbria”, spiega Marina Toschi, ginecologa. “Già nella nostra regione ci sono solo tre piccole strutture sanitarie che praticano questo tipo di Ivg. Nei grandi ospedali viene fatto solo l’aborto chirurgico, molto più doloroso e invasivo. Molte donne vanno ad abortire in Toscana”.
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