Dopo il pari con il Sassuolo, a Roma sono partite le critiche nei confronti di Rudi Garcia. Sotto la lente d’ingrandimento di tifosi e non solo il turnover e il gioco, che è sembrato essere ancora una volta assente, come lo scorso anno. Ma in vista della sfida a Marassi contro la Sampdoria di Walter Zenga il tecnico francese prova a chiudere la questione: “Il problema non è il turn over il problema è che dovevamo vincere. Ora conta la gara di domani. Abbiamo visto i video abbiamo fatto anche cose positive nella gara di domenica. Abbiamo recuperato due volte il risultato e adesso non abbiamo tempo di piangere sui due punti persi. Pensiamo alla Sampdoria. La stagione non si ferma alla quarta giornata. Dobbiamo essere tranquilli e motivati. Essere quarti con 8 punti con due vittorie e due pareggi dopo aver battuto la Juventus e aver pareggiato contro il Barcellona non è catastrofico. Conta solo fare una grande gara domani”.
A chi parla già di errori di preparazione il tecnico dice: “Lavoriamo tutti insieme e ho detto certe cose dopo la partita perché ho trovato alcuni giocatori che non avevano ritmo. Forse non avevano giocato abbastanza per farsi trovare pronti. Se non avessi fatto ora il turnover sarebbe stato peggio per chi entrava dopo. Non c’è niente di rivoluzionario, sono cose normali per noi”.
Per la trasferta di domani sera ko Rudiger per una botta, ma Garcia non fa drammi: “Ha preso una botta non so se sarà convocabile, non ho parlato con i medici. Abbiamo Castan, De Rossi e Gyomber, le soluzioni ci sono. Castan? È tutto logico, è un anno che non giocava prima della partita con l’Hellas Verona. È stato difficile sul piano fisico, poi c’è anche concorrenza e voglio mettere Leo nelle migliori condizioni e sta migliorando piano piano, avrà il suo spazio quando sarà al 100%”.
Davanti in caso di altro passo falso si rischia di andare ancora più indietro. E con l’Inter non è il caso di scherzare. Ma Garcia non si allarma più di tanto: “Chi è davanti ha dimostrato di essere più bravo ma quattro giornate dicono poco. E’ troppo resto, la classifica per ora conta più sul piano psicologico che per i punti. Per questo che sono arrabbiato di non aver vinto contro il Sassuolo. Volevo fare una striscia di tre vittorie e staccare chi sta dietro”.