E’ raggiante a fine partita Luciano Spalletti, per una vittoria della Roma sul Torino per 3-2 agguantata con tanta fatica, forse troppa. “È stato un finale bellissimo, diamantato direi”, dice a Sky Sport. E dice la sua su Totti: “E’ entrato forse un po’ tardi. Il Torino stava bene da un punto di vista della corsa e della forza, noi siamo tecnici e abbiamo bisogno del supporto dello stadio che abbiamo avuto dopo l’entrata di Francesco. Il secondo gol ci aveva un po’ ghiacciato, poi è entrato Totti e ha subito segnato. Rinnovo? Io ho sempre detto che sono felice se Totti è felice, se vuole giocare che giochi, poi è chiaro che io sono l’allenatore e scelgo io, qua c’è affetto per questo calciatore e forse ciò ci mette contro, sono stato coerente nelle mie scelte, quando ho bisogno di Totti lo metto, lo uso quando siamo in difficoltà, mi si può accusare che forse l’ho usato tardi, ma lo uso sempre quando lo richiede la partita”.
E sul capitano Spalletti continua cercando di spiegare il suo punto di vista: “Io faccio l’allenatore per essere credibile, non dimentichiamo che io sono stato chiamato perché c’era da ripristinare qualcosa, io entro e tento di fare il mio lavoro, tento di far seguire le mie idee, tento di avere coerenza dicendo che la gestione di Totti che mi riguarda è quella tecnica, è giusto che lui faccia quello che lo rende felice, se lui vuole fare qualcosa di diverso lo aiuto, poi le mie scelte magari mi mettono contro di lui. Totti non parla? Lui è un po’ abituato a far così, lui si trova a suo agio negli spogliatoi, in campo, gli si brillano gli occhi. A parte qualche allenamento, li ha fatti quasi tutti, non mi ricordo che si allenasse così 7-8 anni fa (ride), lui ha voglia e volontà, ha fatto la differenza anche oggi. Secondo me c’è un aspetto di corsa in generale che la squadra deve avere, stasera il Torino ha mostrato di avere un’eccezionale condizione, ha fatto un buon possesso palla, mettere Totti dentro in quell’intensità lì secondo me non si fa il suo bene, ma ci si può provare, non è che sono contro Francesco, faccio il mio mestiere e stasera ammetto che l’ho messo tardi. A fine primo tempo stava sul lettino e mi ha detto oh, mi faccio le caviglie eh, e ho capito che stava bene (ride)”.
Mentre a Premium Sport dice: “Una vittoria fondamentale soprattutto in funzione degli altri risultati, con dentro questo finale diamantato. Speravo che Totti battesse la punizione perché lo sa fare, invece è andato tra i difensori e ho visto questa spaccata a chiudere verso la porta. È stato bellissimo il boato dello stadio. Ha fatto quello che gli avevo chiesto anche l’altra volta, è una risorsa importantissima. È difficile questa gestione ma con lui in campo non soltanto i giocatori hanno una spinta emotiva impressionante, ma anche l’Olimpico è nostro con lui in campo. Loro avevano fiato e corsa in 6-7-8 calciatori e la mia valutazione è diversa, se ho bisogno di qualità con una squadra che si chiude Totti è il meglio che c’è. Secondo posto? Questa gara era difficile, venivamo da due pareggi in cui a livello di carattere non siamo stati al top, invece ribaltare questa partita ci ridà entusiasmo e magia, la nostra è una squadra di qualità e deve giocare con impeto ed entusiasmo”.