Stop alle multe social, da oggi non potranno più essere fatte, in quanto sarà sempre necessaria la verifica da parte della guardia municipale.
È stato necessario un chiarimento da parte dell’Avvocatura Comunale, causato dall’enorme numero di denunce che arrivano sul profilo twitter della polizia municipale di Roma Capitale. In circa due mesi, dei 3686 “cinguettii” postati con foto di auto parcheggiate in divieto di sosta o in doppia fila, 964 sono stati verificati e per 588 trasgressori è scattata la multa.
Segnalazioni di “cyber vigili” sono arrivate da Viale Angelico, via Flaminia, via Salaria, via Tiburtina, via Cilicia, via Alba Longa, da villa Borghese e dalla zona di Monte Sacro.
Ma anche da via Laurentina, via di Tor Bella Monaca, oppure via Portuense, dove si sono registrati interventi di rimozioni.
Appena l’iniziativa è stata lanciata sono state emesse le prime sanzioni senza un controllo sul posto. Per questo motivo l’avvocatura ha voluto prendere in mano la situazione, in quanto “i cittadini non si possono sostituire a un vigile”.
Il 2 aprile è arrivata a tutti i Comandi di Roma una direttiva, firmata dal vice Comandante Diego Porta, nella quale si specifica che la multa deve essere fatta sul posto da un agente, in modo che gli interessati, se lo reputano opportuno, possano contestarla.
Non è dello stesso parere il comandante Clemente, il quale sostiene come questo sia uno strumento utile alla polizia locale, perché in questo modo, avendo più “occhi”, è possibile rendere la città più sicura. Clemente ribadisce l’idea suggerendo inoltre di sviluppare un’app.,che permetta ai romani di inviare in Centrale le loro segnalazioni dimezzando così i tempi di intervento.
Roma, 3 aprile