18 ottobre, Roma- Lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base è arrivato in piazza San Giovanni, dopo aver percorso via Cavour, piazza Santa Maria Maggiore e poi tutta via Merulana per svoltare in via Emanuele Filiberto e infine la tappa attesa piazza San Giovanni. Grandissima la partecipazione, molto al di là delle aspettative degli stessi organizzatori. Oggi in strada sono scesi tutti i settori, i lavoratori innanzitutto, a partire dalla coop, poi gli autoferrotramvieri, i pompieri, la Telecom, l’Alitalia, la Vodafone, la Fiat e ancora tantissimi altri. Rivendicano contratti di lavoro giusto, sicurezza ed efficienza sul posto lavorativo, ma soprattutto certezze di venire salvaguardati e non licenziati perchè le aziende si trasferiscono in Romania o perchè vengono privatizzate.
Ma a colorare la piazza ci sono anche tutti i comparti della scuola, dagli insegnanti precari costretti a concorsi bluff e gli insegnanti fissi che invece devono far fronte a orari stressanti e a classi sovraffollate. Dall’altra parte ci sono i studenti che denunciano un insegnamento sempre meno specifico e produttivo, in istituti fatiscenti, dove mancano le minime attrezzature.
<<Tante ragioni e tanti diritti da difendere- ci dicono gli organizzatori- per questo anche senza i sindacati confederali questo sciopero generale è stato davvero tale. I lavoratori sono stanchi, non vogliono più dover scegliere fra diritti e posto di lavoro, si ritorna a combattere per i diritti così come avevano fatto i nostri padri. Così anche gli studenti che vengono continuamente denigrati scendono in piazza per tornare ad un sapere libero e collettivo, senza eccellenze o merito in mano a pochi. Ci siamo presi una grande responsabilità ad essere qui oggi e a ripartire da qui domani, hanno cercato di criminalizzarci, di giustificare eventuali cariche e repressione, per spaventare, ma nessuno si lascierà più spaventare. Noi siamo per le strade e ci torneremo anche domani e saremo ancora di più>>.
La giornata prosegue con comizi e discorsi dal palco, forte la sorveglianza delle forze dell’ordine, che hanno scortato e blindato il corteo per tutto il tragitto. La giornata si concluderà in serata con molti concerti, fra cui attesissimi i 99 posse e domani mattina si riparte insieme ai comitati di lotta per i beni comuni, per il diritto all’abitare e contro le grandi opere.