Il Flaminio come lo stadio adatto per la Roma. A dirlo è il Movimento Cinque Stelle, che ha inviato una lettera al presidente giallorosso James Pallotta, pubblicata in esclusiva da Vocegiallorossa.it. Una missiva che arriva dopo le dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino di ristrutturare l’impianto, da tempo abbandonato dopo l’addio del rugby nel 2011, grazie anche ad un bando che dovrebbe uscire a breve.
“Il M5S – di legge nella lettera – da sempre dichiaratosi favorevole ad uno stadio della Roma (e/o della Lazio) realizzato nel rispetto dei principi di legge, nel corso della discussione sul progetto del nuovo Stadio, aveva costantemente chiesto di valutare l’ipotesi di realizzarlo in corrispondenza dell’attuale impianto del Flaminio. In sostanza ci sembrava che la zona e l’impianto in questione fossero quelli che meglio rispondevano ai requisiti della cd. Legge sugli stadi (commi 304 e 305 della L. n. 147/2013), tanto sotto il profilo della necessità di dare priorità ‘al recupero di impianti esistenti o ad impianti localizzati in aree già edificate’, tanto per quanto attiene l’espresso divieto secondo cui ‘lo studio di fattibilità non può prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa’. Questa nostra proposta è stata costantemente rigettata dagli attuali amministratori sul presupposto per cui (oltre che l’indicazione dell’area compete al proponente) era impossibile costruire lo Stadio della Roma al Flaminio, dal momento che quell’area sarebbe risultata già ampiamente gravata dagli interventi relativi alla realizzazione della Città della Scienza“.
“Per l’effetto, approvavano e dichiaravano la pubblica utilità del progetto dello Stadio a Tor di Valle, in un’area non urbanizzata, dove sarà necessario realizzare circa 300 milioni di infrastrutture e dove, dunque, per determinare l’equilibrio finanziario dell’opera, verrà colato 1 milione di mc cubi di cemento per realizzare altrettanti uffici. Tutto questo in un quartiere – quello dell’Eur – già ampiamente gravato/danneggiato sotto il profilo urbanistico. Oggi apprendiamo dallo stesso Sindaco Marino che il Comune intende ristrutturare lo Stadio Flaminio, che sta cadendo a pezzi. Francamente è incredibile rispetto a quello che gli stessi amministratori dichiaravano a dicembre scorso. Delle due l’una: o la mano destra dei nostri amministratori non sa quello che fa la sinistra oppure non comprendiamo… Ad ogni modo, quale migliore occasione di questa? – dicono i pentastellati – La zona del Flaminio è sita ad un passo dal cuore di Roma, in un’area già urbanizzata, ben collegata e dove, quindi, l’intervento avrebbe un impatto urbanistico minimo. Pertanto, Presidente Pallotta, noi Le lanciamo questa proposta: realizzi lo stadio della Roma al Flaminio“. I vantaggi? Presto detti: “La zona del Flaminio è centrale e dunque facilmente raggiungibile da tutti, oltre che maggiormente prestigiosa; è già sufficientemente collegata (si pensi alla vicinanza della tangenziale e della metro A); non richiede quindi la realizzazione di importanti interventi strutturali per rendere fruibile lo stadio, interventi che – nel progetto di Tor di Valle – dureranno molti anni (con diverse stagioni da disputarsi ancora all’Olimpico, se è vero come è vero che dovranno essere ultimati prima dello Stadio) e costeranno quasi 300 milioni; può adeguatamente supportare un afflusso di 50.000 persone; comporta un intervento urbanistico nettamente meno invasivo ed è quindi maggiormente e pienamente conforme ai principi della legge sugli stadi. Si consideri inoltre che lo Stadio Flaminio ha già una capienza pari a circa 30.000 posti. E’ un’ipotesi a cui il M5S sarebbe pienamente favorevole e – come noi – pensiamo anche la gran parte dei cittadini romani e soprattutto dei romanisti, per i quali quell’impianto ha anche un particolare valore affettivo”.
E chiedono a Pallotta: “Lo Stadio configura il presupposto minimale (14%) per poter realizzare l’ennesima colata di cemento di 1 milione di mc di cemento, pari all’86% del progetto? Roma non ha davvero bisogno di questo. Il nostro territorio è già stato ampiamente devastato e saccheggiato. Presidente Pallotta, dimostri a Roma ed ai romani di essere un imprenditore diverso da quei pochi soliti noti che negli ultimi 40 anni hanno fatto del nostro territorio, del territorio romano, la loro America“.