Una lunga conferenza stampa quella andata in scena questa mattina. Il presidente della Roma James Pallotta, dopo la presentazione ieri in Campidoglio del progetto definitivo del nuovo stadio del club giallorosso, ha voluto incontrare i giornalisti per mettere a tacere alcune voci secondo lui ‘false’ su quanto accaduto nelle ultime settimane e fare chiarezza sugli obiettivi della Roma per la prossima stagione e per il futuro.
Prima di tutto sul mercato Pallotta dice: “Non vi diremo tutte le nostre operazioni, sappiamo che probabilmente un paio di giocatori andranno via ma sappiamo cosa fare. Abbiamo bisogno di 3-4 innesti, abbiamo sofferto della mancanza di Strootman e Castan, quindi quest’anno avremo bisogno di 4-5 giocatori nuovi. Quando è in forma, il nostro centrocampo è tra i migliori d’Europa. In difesa l’assenza di Castan è stato un fattore estremamente negativo, ne avrebbe giovato anche Manolas, che ha comunque disputato un’ottima stagione. Occorre segnare di più. L’anno scorso l’attacco ha avuto dei problemi. Ha avuto delle fasi brillanti, come a Torino o contro il CSKA. La questione è la condizione fisica, non do colpe a nessuno, ma l’anno prossimo ci saranno dei cambiamenti (anzi, sono già in atto, potrei farvi vedere delle immagini). Si deve dare di più. Lo Scudetto? Se i giocatori sono in forma, se prendessimo i giocatori che stiamo seguendo, credo che sia possibile. Visti anche i metodi d’allenamento e le iniziative che stiamo prendendo. L’anno scorso siamo stati competitivi fino a metà stagione. Sono fiducioso su entrambe le situazioni. Sicuramente c’è bisogno di una maggiore collaborazione, non do la colpa a nessuno ma abbiamo visto che lo scorso anno non siamo stati in forma e abbiamo avuto molti infortunati. Ho cominciato a pensare ad un nuovo staff tecnico già a gennaio e abbiamo individuato i migliori a livello mondiale. L’ultimo giorno della stagione abbiamo deciso chi dello staff attuale sarebbe rimasto e chi no, anche Rudi è stato sorpreso della nostra organizzazione. Strootman e Castan hanno detto di essersi trovati molto bene. Questi cambiamenti ci faranno diventare uno dei migliori club del Mondo. Anche Trigoria la stiamo modificando notevolmente”. E a chi gli chiede se sognare grandi nomi sia sbagliato risponde con un secco no, segno che forse si è già ala lavoro per il grande colpo.
Poi qualche parola sulla situazione di Nainggolan e sulla distanza dalla Juve: “Stiamo lavorando ogni giorno, lui vuole restare, noi vogliamo. che resti. Il distacco dalla Juve? Abbiamo avuto una seconda parte della stagione difficile per via degli allenamenti e degli infortuni. Fossimo stati in forza fisicamente avremmo vinto piuttosto che pareggiare quei 13 match. Non credo ci sia stato questo grande gap, loro hanno fatto una grandissima annata. Non so quanto piacerà ai tifosi romanisti, ma sono stato felice di vedere la Juventus in finale di Champions League”.
E il presidente non è preoccupato dagli investimenti che stanno arrivando alle altre squadre, vedi il Milan: “Chiunque arrivi a rinforzare la Serie A porta qualcosa di positivo. Noi ci concentriamo sul campo, sull’aspetto manageriale e sull’aspetto finanziario. Avere concorrenti forti in Italia è importante. Non so bene come sia andata questa operazione, ma qualsiasi cosa sia stata fatta ci dà maggiore flessibilità. Noi abbiamo maggior valore del Milan a livello di marketing e di introiti. Abbiamo un valore enorme nel mondo”.
Rimanendo alle questioni economiche, fa discutere il fatto che non si arrivi ancora ad un main sponsor. E Pallotta non si tira indietro: “Abbiamo diverse parti interessate. Raggiungere di nuovo la Champions ci fa bene. C’è stato un errore sulla maglia, si pensava inizialmente di abbinarla al nome stadio, ma ora stiamo cambiando le cose. Nessuno avrebbe pensato che saremmo stati a questo punto con lo stadio. L’idea di abbinare la maglia allo stadio è stato un errore. Capitolo Nike: abbiamo siglato un accordo che ci garantirà notevoli introiti nel corso del tempo. Non siamo contentissimi della produzione Nike nel breve termine. In molti non riescono ad ottenere i kit. La Nike deve darsi una mossa, abbiamo responsabilità a livello mondiale e devono aumentare la produzione. Forse non saranno contenti di sentirselo dire, ma devono darsi una mossa. Producono kit bellissimi e vanno venduti. Il gap con la Juve si può colmare, prenderemo delle iniziative a livello di merchandising estremamente importanti, che porteranno grosse entrate. Fondamentalmente torniamo sempre al discorso stadio, avremo fatturati migliori quando sarà costruito”.
Poi qualche parola sulla situazione di Nainggolan e sulla distanza dalla Juve: “Stiamo lavorando ogni giorno, lui vuole restare, noi vogliamo. che resti. Il distacco dalla Juve? Abbiamo avuto una seconda parte della stagione difficile per via degli allenamenti e degli infortuni. Fossimo stati in forza fisicamente avremmo vinto piuttosto che pareggiare quei 13 match. Non credo ci sia stato questo grande gap, loro hanno fatto una grandissima annata”.
Ieri l’incontro con Garcia, sul quale si è speculato parecchio nelle ultime settimane. E Pallotta prova a spiegare la situazione: “Abbiamo avuto uno scambio di pensieri, siamo sulla stessa linea di pensiero sulla stagione appena conclusa. Siamo convinti che vanno attuati dei cambiamenti, alcuni sono già in atto. Quando parlo di Ferguson parlo della sua straordinaria carriera, vorrei che Rudi facesse lo stesso con noi. Una volta aperto lo stadio Rudi vorrebbe un prolungamento di contratto. Abbiamo imparato molto dalla Champions League passata. Non vede l’ora di ripartire, sa che lo stiamo aiutando molto a livello di preparazione fisica, in modo tale che lui possa concentrarsi sulle strategie di campo migliorando la squadra. Questa è l’organizzazione, non ci sono lotte di potere, non vogliamo togliere competenze. Il nostro è un lavoro di squadra, ci vuole molto tempo. Sono diventato presidente 3 anni fa, Italo è con noi da 2 anni e mezzo: lavoriamo insieme da squadra, senza lotte di potere”. Poi sempre su Garcia dice: “Rudi non voleva dire esattamente quello che ha detto in quella conferenza, non si è espresso bene. Abbiamo parlato in seguito per telefono e sa che ha sbagliato. Io credo che possiamo combattere con la Juventus e batterli. Per quanto riguarda lo staff medico ci siamo visto a dicembre con Rudi, Walter ed Italo ed abbiamo cercato le figure nuove per migliorare la situazione e quindi la squadra e Rudi era presente. Se Gervinho resta o parte il parere di Rudi importa e come perché lui decide le strategie di gioco. Anche Garcia fa parte di questo processo decisionale, per quanto riguarda quello che ha detto sulla Juventus si è soltanto espresso male. A breve termine la Juve ha un fatturato maggiore e cercheremo di superarli con la costruzione dello stadio”.
Poi un ritorno anche sul capitolo tifosi, visto che diverse frasi di Pallotta durante la stagione hanno irritato la frangia più calda e non solo: “Vorrei che si smettesse di dire che io sono contro la Sud. E’ una parte fondamentale, rappresenta la potenza del tifo. Sarà ancor più fondamentale quando nel nuovo stadio saranno a 9 metri dal campo. C’è una piccolissima parte del tifo che crea problemi, ma succede ovunque. Questo non aiuta la squadra. Se ci saranno questioni di violenza o razzismo io prenderò posizioni contrarie sempre e comunque, difendendo i giocatori se i tifosi saranno ingiusti con loro. Bisogna difendere la squadra anche quando le cose vanno male”.
Logico non parlare di Totti e del suo contratto: “Totti è qualcosa di fondamentale per la Roma ed è un giocatore fondamentale. Lui avrà un ruolo in questa squadra e in questa società. Da contratto questa sarebbe l’ultima stagione, non abbiamo ancora parlato ma qualsiasi decisione sarà una decisione presa sa entrambe le parti.Ma resterà con noi a vita. Per la forma fisica che ha è anche un esempio per i più giovani”.