“Mi aspetto una squadra forte, che lotti insieme. Mi aspetto di dare una mano a tutti miei compagni, perché l’obiettivo unico è vincere trofei e dare allegria ai tifosi”. Leadro Castan è carico per la prossima stagione della Roma ma soprattutto voglioso di tornare in campo dopo il cavernoma che lo ha tenuto lontano dai campi tutto lo scorso campionato.
Una esperienza davvero dura ma istruttiva per il difensore brasiliano: “Ci sono tante persone che guardano il calcio con fair play. Spero di essere da esempio a tutti quanti. Spero anche di poter tornare a fare il mio lavoro. Sono contento di questo affetto ricevuto da tutti quanti, grazie a Dio ho vinto questa malattia e ho avuto tante persone vicine. Cosa mi è mancato? Il campo di gioco, stare all’Olimpico a giocare a pallone. Dopo intervento pensavo di poter recuperare più velocemente. Invece il recupero è stato più lento, ho lasciato le vacanze per essere pronto. Oggi mi sento bene dopo aver fatto un allenamento abbastanza duro. Scadenze? No, sto lavorando il più possibile. Non posso dare date, in questo caso è più difficile. Non vedo l’ora di tornare, al solo pensiero mi vengono i brividi. Sto lavorando forte per tornare il più velocemente possibile ai miei livelli, e spero di esserci già dalla prima giornata di campionato. Voglio tornare a dare fastidio ai tifosi avversari. Voglio dare allegria ai miei tifosi”.
Castan, insieme a Maicon e Strootman, può essere un innesto importante per la Roma: “Speriamo di poter fare bene. Strootman ha lavorato molto con me, è un grande campione. Maicon è un campione. La stagione è lunga servirà la mano di tutti”. Poi sulla passata stagione della Roma dice: “Penso che dobbiamo essere uniti fino alla fine. Non possiamo mollare. La scorsa stagione non è stata così disastrosa, è vero che volevamo vincere lo scudetto, ma forse è subentrata troppa pressione. Vedremo quest’anno cosa succederà. Stanno lavorando per fare una Roma più forte. Vogliono essere al top, il presidente lo dice sempre. L’attaccante quando arriverà dovrà fare 20 gol con tutta la pressione che c’è ora. Mi fido dei giocatori che sono qui, ma accoglieremo a braccia aperte i ragazzi che arriveranno. Si vince con il gruppo, vediamo cosa succede”.