Roma, 28 ottobre – Appello e raccolta firme in Francia per cambiare il codice civile, l’obiettivo sono i diritti agli animali.
24 intellettuali francesi si sono trovati tutti d’accordo: “basta considerare gli animali come proprietà umane o cose, sono esseri sensibili e necessitano dei loro diritti”. A sentirlo così può sembrare un contro senso, ma in realtà sono già molti i Paesi europei che hanno promulgato leggi e riforme sui diritti agli animali, la Francia è uno dei pochi Paesi rimasto indietro, nonostante detenga il record per animali domestici, oltre 60 milioni. Secondo gli intellettuali, firmatari dell’appello, la Francia è rimasta ad una concezione cartesiana, che vedeva gli animali come macchine,mentre oggi gli studi di bioetica dimostrano che gli animali, dotati di un sistema nervoso centrale, condividono con noi sentimenti, coscienza e dolore.
L’appello in favore dell’istituzione di diritti agli animali ha riscosso un grandissimo successo fra i francesi, che vogliono cambiare la definizione costituzionale degli animali come “beni mobili”, al pari della sedia o dell’armadio di casa nostra. Infatti sono già 250 mila i firmatari.
Adesso la decisione finale spetta ad Hollande, che in campagna elettorale si era detto favorevole ad una riforma in proposito.