Roma 28 ottobre – Per il nono anno consecutivo l’Italia è ai primi posti per non aver fatto rispettare le norme Ue riguardo l’evasione fiscale e i diritti dell’uomo.
Martedì scorso è stata stilata la lista degli Stati membri meno efficienti e che meno fanno rispettare le disposizioni dell’Ue e, guarda caso, l’Italia è risultata al primo posto, seguita da Belgio e Spagna. Sono invece ai primi posti i Paesi dell’ex Unione Sovietica.
La maggior parte di queste disposizioni, non rispettate dall’Italia, riguarda l’evasione fiscale ma c’è anche una denuncia sulla discriminazione verso i prodotti più economici del tabacco e, ancora più grave, nel 2012 ci sono state 438 denunce fatte dai cittadini sull’approccio del Paese ai temi come l’ambiente, la giustizia, il mercato interno e i servizi.
L’Unione Europea ha la facoltà di citare in giudizio i suoi stati membri ed esigere sanzioni pecuniarie nel momento in cui vengono meno alle regole che hanno sottoscritto. Per cui l’Italia da 9 anni deve pagare all’Ue un risarcimento, che aumenta per ogni anno di recidività.