Roma, 28 ottobre 2013 – Forse avrebbe avuto bisogno di utilizzare un’applicazione che trasformasse le sue dichiarazioni in “politically correct”. Infatti, la sincerità di Anand Chandrasekher, vice presidente e responsabile di Qualcomm, non è stata affatto gradita in Apple, tanto da rimuoverlo immediatamente dalla lista dei dirigenti e rimettere a disposizione il suo ruolo che verrà riassegnato. Le sue critiche rivolte all’ultimo chip A7 di Apple ed alla sua architettura a 64 bit hanno scatenato un putiferio nei quartieri alti di Cupertino. Tutto è legato al nuovo processore integrato nel nuovo iPhone 5S, appena lanciato sul mercato italiano, oltreché nuovi iPad Air e iPad mini con Retina Display.
Il dispositivo è stato aspramente criticato da Chandrasekher, in quanto (a suo parere) non apporta reali miglioramenti all’esperienza utente: «So che c’è molto rumore attorno al nuovo A7 ed all’architettura da 64-bit. Credo che si tratti solo di una trovata di marketing. Non c’è alcun vantaggio per il consumatore». Senza particolari giri di parole, il dirigente aveva sottolineato che sono necessari almeno quattro gigabyte di RAM per apprezzare degli effettivi benefici.
Nel frattempo, la frittata è stata fatta, creando una situazione decisamente imbarazzante, in quanto sono piovuti dubbi e perplessità da un’importante voce all’interno di Apple. Un portavoce dell’azienda, nei giorni immediatamente successivi, ha dovuto rettificare quanto detto dal proprio dirigente, smentendolo di fatto. Il rapporto con Apple, a cui Qualcomm fornisce i modem, andava salvato più di qualsiasi altra cosa: «I commenti fatti da Anand Chandrasekher, Chief Marketing Officer di Qualcomm, a riguardo dell’architettura a 64-bit erano inesatti. L’ecosistema hardware e software mobile si sta già spostando verso i 64-bit e questa evoluzione porterà capacità ed esperienze di classe desktop nel mobile permettendo la creazione di nuove classi di dispositivi di computing». Il rapporto con Apple, a cui Qualcomm fornisce i modem, andava salvato.
Rimediato ufficialmente lo strappo, la testa di Chandrasekher è stata servita su un piatto d’argento ai dirigenti Apple. La sua rimozione dall’incarico è avvenuta pressoché in maniera immediata e perentoria. Ora, spulciando sul suo profilo di LinkedIn, si nota come la pagina non sia stata ancora aggiornata, mentre i dirigenti della mela si sono prodigati affinché il suo nome scomparisse dalla pagina leadership del sito ufficiale.