Roma, 24 ottobre 2013 – Dieci milioni sul piatto. Bando alla scaramanzia in casa Roma. Le otto vittorie consecutive in campionato hanno scatenato l’entusiasmo in casa giallorossa, tanto da spingere la dirigenza a mettere sul piatto un succulento premio in caso di scudetto. James Pallotta non sembra farsi condizionare da riti propiziatori, tantomeno vuol nascondersi dietro ad un dito, mettendo subito in chiaro le cose: bisogna puntare al sole.
Per questo, il tycoon americano ha deciso di istituire dei premi che verranno così suddivisi, in funzione degli obiettivi stagionali raggiunti: il club ha previsto 4 milioni ed 810 mila euro di premio vittoria campionato solo per la prima squadra. La cifra destinata alla qualificazione Champions League, invece, ammonta a 4 milioni e 900 mila euro. Sono, dunque, dieci i milioni di euro da suddividere fra i giocatori della rosa di prima squadra, mentre saranno previste gratificazioni anche allo staff tecnico di Rudi Garcia, per una cifra di circa 300 mila euro a testa.
La società, inoltre, ha preventivato anche anche bonus per i dirigenti: 300 mila euro lordi per il CEO Italo Zanzi in caso di qualificazione alla Champions League, 150 mila euro per il direttore generale Mauro Baldissoni e 138 mila per il COO Claudio Fenucci. Bonus che si aggiungono agli stipendi dei dirigenti giallorossi che, in alcuni casi, sono migliori di quelli di diversi calciatori in rosa. Oltre a questi, sono stati previsti premi per 677 mila euro per la TIM Cup e di 1,6 milioni di euro per la qualificazione in Europa League.
Di quest’ultimo tipo di bonus non gioveranno, però, tutti i componenti della rosa. Infatti, queste cifre riguardano solo chi ha stipulato le ultime forme contrattuali, le quali prevedono un emolumento variabile in base al raggiungimento di determinati obiettivi. Di queste categorie fanno parte diversi top player come De Rossi e Borriello (quest’ultimo ha già incassato 300 mila euro per l’esordio stagionale, il quale rappresenta uno dei bonus minimi del suo contratto), ma anche dirigenti come i sopracitati Zanzi, Baldissoni e Fenucci.
Chi non rientra in questo tipo di remunerazione, invece, è il capitano Francesco Totti. Il “Pupone”, infatti, ha stipulato un contratto standard che prevede una cifra fissa, al di là degli obiettivi stagionali. Stesso discorso vale per il direttore sportivo Walter Sabatini che a fine anno percepirà comunque i suoi 1,074 milioni di euro lordi, per un contratto che per lui ha sempre durata esclusivamente annuale.
Intanto la società fa sapere che dal punto di vista finanziario, è pronta la ricapitalizzazione di 80 milioni. Il club, dunque, non bada a spese e c’è voglia di sognare in grande dopo due stagioni fallimentari.