Roma, 30 novembre- Circa duemila residenti di Casalbertone sono scesi in piazza per protestare contro i quattro campi abusivi presenti su via Castelguidone. Ci tengono a precisare di non essere xenofobi, ma la situazione risulta ormai allo stremo. I campi non ricevono aiuti nè fondi e sono completamenti abbandonati a se stessi. Aumenta così di pari passo il degrado e la micro criminalità dei nomadi, costretti a cercare un modo per vivere. Inoltre i residenti denunciano una situazione di pericolosità per i stessi bambini che vivono negli insediamenti, ci sono infatti tombini scoperchiati e non in sicurezza, lamiere e costruzioni pericolanti (probabilmente anche costruite con materiali altamente dannosi, come l’amianto). I cittadini dichiarano di aver effettuato più di un avviso al Comune per evidenziare la situazione di estremo degrado dei campi rom di Casalbertone, senza però ricevere mai una risposta. Inoltre adesso, date le temperature rigide, soprattutto di notte, vengono accesi fuochi di fortuna o piccole stufette a gas, che potrebbero provocare una tragedia, a causa di incendi sfuggiti al controllo o l’inalazione di fumi tossici. I residenti rinnovano i loro appelli al Comune, al Municipio e alle autorità competenti perchè risolvano la situazione sia per i rom che per loro.