Roma, 30 novembre- Questa mattina sono tornati in piazza gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, per difendere la scuola e il diritto allo studio. Tante le proteste contro i tagli alla formazione della legge di stabilità.
La manifestazione, organizzata dal compartimento scuola della Cgil, è partita questa mattina alle 9 da piazza dell’Esquilino. Si snoderà per tutto il centro, fra via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti e piazza Santi Apostoli. Al termine vi sarà un sit-in a Montecitorio, dove già ci sono l’Unione degli Universitari e i lavoratori della conoscenza. L’obiettivo della giornata è contrastare la legge di stabilità che prevede pochissimi fondi per la scuola e il diritto allo studio, gli studenti e gli insegnanti accusano che per l’ennesima volta la conoscenza non viene considerata un investimento per il futuro del Paese, ma solo un capitolo di spesa da tagliare. Gianluca Scuccimarra coordinatore dell’Unione degli Universitari ha dichiarato « Ribadiamo la necessità di modificare la legge di stabilità, a partire proprio da maggiori investimenti al mondo della formazione e della conoscenza. Questa legge è la dimostrazione di come per l’ennesima volta l’istruzione e la conoscenza vengano considerate un capitolo di spesa da tagliare, invece che un investimento per riportare allo splendore le eccellenze italiane. – conclude Scuccimarra– Siamo stanchi delle briciole, chiediamo un cambiamento di rotta su scuola e università: l’austerity non ha funzionato, come avevamo già annunciato, non possiamo più aspettare è necessario ripartire oggi. Maggiori investimenti significano un sistema di diritto allo studio integrato che consenta a tutti l’accesso all’istruzione, sblocco immediato del turnover e ripristino dei finanziamenti per scuola e università pubbliche. Se non si riparte da qui, dall’istruzione, da scuole e università, dagli studenti e dai lavoratori della conoscenza, il Paese non può ripartire e non uscirà mai veramente dalla crisi». E rincara la dose la Cgil «La precarietà, oltre ad essere un danno per i lavoratori, lo è pure per la scuola che non ha le risorse per programmare una buona offerta formativa. Noi chiediamo con forza lo sblocco dei contratti e degli scatti di anzianità, una doppia penalizzazione che non siamo più disposti a tollerare, pretendiamo invece più attenzione e risorse ad un settore che ha pagato in questi anni un prezzo altissimo in perdita di posti e aggravio delle condizioni di lavoro ».
Il corteo porterà ad una viabilità difficile nel centro di Roma, le linee C3, H, 16, 30, 40, 44, 46, 53, 60, 62, 63, 64, 70, 71, 75, 80, 80B, 81, 83, 85, 87, 117, 119, 160, 170, 175, 271, 360, 492, 571, 590, 628, 649, 714, 715, 716, 780, 781, 810 e 916 saranno interessate da deviazioni e limitazioni.
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7 Novembre 2014 @ 20:25
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