Roma, 19 novembre – Neri nuvoloni si addensano sulla capitale e torna l’allerta sul Tevere e sui suoi affluenti. Per le prossime 24 ore si prevedono rovesci anche di carattere temporalesco con forti raffiche di vento e frequente attività elettrica. Come ogni autunno Roma rischia, nei punti critici, di ritrovarsi sommersa da metri d’acqua. La protezione civile rassicura: «In campo, a supporto delle squadre composte da operatori, volontari e dagli addetti del Servizio giardini di Roma Capitale, diversi mezzi quali idrovore e ponti sviluppabili. Continua intanto il monitoraggio e del livello di attenzione.» Sono stati attivati ben 12 presidi operativi nelle zone più critiche della città, tra cui le zone dell’Idroscalo, Infernetto, San Sisto, Pratolungo e Scorticabove sulla Tiburtina. Il sindaco Ignazio Marino era alquanto preoccupato, viste le figuracce collezionate dal suo predecessore sul tema esondazioni, dal carattere volubile dei fiumi che attraversano la città. Dal 12 novembre scorso sono stati infatti chiusi tutti gli accessi alle banchine. Al momento l’idrometro di Ripetta misura il livello di 6 metri e 50, classificato come livello di attenzione. Date però le previsioni meteo si teme che il livello di allarme previsto a 13 metri possa arrivare molto velocemente.
Fonte: La Repubblica