Roma, 11 Novembre- Secondo una ricerca globale sulle prospettive di lavoro e di vita degli espatriati, condotta dalla banca anglocinese HSBC, l’Italia non è il miglior paese per i lavoratori stranieri, al contrario di Cina, Singapore, Australia e Germania. I ricercatori hanno effettuato nel 2013 circa 7 mila interviste incrociandole con i dati economici dei diversi paesi e il Washington Post ne ha riassunto il risultato in una mappa che ci mostra chiaramente la sorte che tocca al nostro Paese: l’ Italia è segnata in rosso scuro e in Europa si trova in buona compagnia insieme a Francia, Spagna e Inghilterra, ovvero nazioni da cui stare alla larga. I Paesi che offrono una situazione migliore da questo punto di vista sono quelli in crescita, come ad esempio la Thailandia, dove un lavoratore straniero può guadagnare fino al 15 per cento in più di un lavoratore locale, fattore che insieme al basso costo della vita garantisce buone prospettive. L’Europa è quindi in declino, tra tasse alte, servizi costosi e aziende in chiusura, eccezione fatta per la Germania, già meta di migliaia di migranti italiani dal momento che ci sono buone possibilità di trovare lavoro e la quotidianità non è male.