Salerno, 10 novembre – È la fine dello sport. La fine del calcio. Senza giri di parole. La marcia funebre è stata suonata nel pomeriggio di oggi all’interno dello stadio “Arechi” di Salerno, teatro della grottesca messinscena approntata dall’allenatore e dai giocatori della Nocerina, ultime tessere di uno spregevole domino messosi in moto durante la settimana.
Violenza, inciviltà e vigliaccheria sono gli ingredienti principali della vicenda che ha visto involontari protagonisti i ventimila tifosi della Salernitana assiepati sugli spalti dello stadio in occasione del derby con la Nocerina, valido per il campionato di Prima Divisione di Lega Pro. In molti si sarebbero attesi di godersi uno dei match più caldi del girone B ed invece il canovaccio viene immediatamente sconvolto dal tecnico ed i giocatori rossoneri in campo. Tuttavia, v’erano state già diverse avvisaglie durante l’incandescente vigilia. Alcuni tifosi della Nocerina, infatti, hanno fortemente minacciato i componenti della squadra con l’obiettivo di non farli scendere in campo. Motivo? Il Prefetto di Salerno aveva imposto il divieto alla trasferta nel capoluogo per motivi di ordine pubblico.
Furibondi per questa decisione, le rimostranze sono immediatamente sfociate in episodi di violenza ed inciviltà, sino all’insulto finale perpetrato durante l’incontro: dopo il rifiuto dei giocatori a scendere dal pullman, evitato solo dall’insistenza e dalle rassicurazioni del questore di Salerno, la partita è iniziata, seppur con quaranta minuti di ritardo. Tuttavia, la metamorfosi in farsa è stata pressoché immediata, lasciando a bocca aperta l’intera Italia: il tecnico della Nocerina, infatti, ha immediatamente esaurito le sostituzioni a sua disposizione, mandando in campo tre giocatori dalla panchina, per poi mettere in atto la seconda parte del piano. Uno ad uno, cadono a terra cinque giocatori vittime d’improbabili infortuni. Da qui, l’inevitabile decisione da parte del direttore di gara: con gli ospiti ridotti in sei giocatori non è possibile terminare l’incontro.
Dunque, dopo neanche venti minuti, il direttore di gara è stato costretto a sancire la sospensione della partita che, ora, verrà assegnata a tavolino alla Salernitana con il risultato di 3-0. La notizia, ovviamente, ha già fatto il giro dell’intera penisola, suscitando clamore e sgomento. Mai, prima d’ora, si era assistito ad uno squallido teatrino del genere. In collera anche i tifosi stessi della Salernitana, i quali pretendono la restituzione dei soldi del biglietto.
Invece, in casa Nocerina, le polemiche si schivano con nonchalance, presentandosi dinanzi ai microfoni come se non fosse accaduto nulla di particolare: «I ragazzi sono andati in campo senza effettuare alcun riscaldamento, da qui gli infortuni» dichiara il direttore sportivo Angelozzi. Tuttavia, ci si nasconde dietro ad un dito, cercando di nascondere un vero e proprio segreto di Pulcinella: gli altri dirigenti della Nocerina, infatti, si sono dimessi in blocco. Una tristissima vicenda che, di certo, getta nello sconforto più totale ed uno spot assolutamente sconsolante per il gioco del calcio.