Roma, 4 dicembre – Predica bene e razzola male Raffaella Modafferi, la nuova vice-comandante dei vigili urbani di Roma. La dirigente mostra di avere un rapporto particolare con le norme del codice della strada: promette tolleranza zero contro la sosta vietata, ma lei parcheggia puntualmente dinanzi alle fermate dei mezzi pubblici. Alla faccia dei divieti. Sembra proprio che vada così, almeno dopo quanto è stato raccolto dall’inchiesta de La Repubblica. La redazione on-line del quotidiano ha pubblicato diversi scatti nei quali la Modafferi posteggia con molta disinvoltura la sua Audi grigia nella zona delimitata dalle strisce gialle e che, stando al codice, dovrebbe essere lasciata libera per la sosta dei bus. Il luogo del misfatto è sulla Palmiro Togliatti, a pochissimi passi dalla sede del VII gruppo del Corpo dove la “Zarina” (questo è il soprannome affibbiatole da molti vigili) ha prestato servizio sino a pochissimi giorni fa.
L’eloquenza delle immagini spazza via ogni dubbio ed interpretazione. Nelle istantanee pervenute alla redazione, si vede come la sua macchina sia stata parcheggiata lì per diverso tempo ed in tutte le salse: una volta in parallelo, poi a spina, mentre in una terza foto si vede la funzionaria scendere dalla sua FIAT Punto bianca di servizio per incamminarsi verso la sua Audi, ferma proprio sotto la palina gialla della fermata. Il bello è che accanto a lei c’è l’autista personale, oltreché vigile urbano, il quale sarebbe tenuto a multare la sua “capa”. Ovviamente, l’idea non gli sfiora neanche la mente.
Altri scatti ed altri problemi: in un’altra foto un operatore dell’AMA si sta occupando della pulizia della strada, ma è costretto a fare la gincana intorno alla macchina della Modafferi, in quanto la sua vettura ostacola il suo mezzo e costringe un autobus a fermarsi in mezzo alla strada, provocando inevitabili rallentamenti delle auto in coda. Dunque, come inizio non c’è male, soprattutto alla luce dell’offensiva propugnata dalla stessa vice-comandante in occasione delle festività natalizie: l’ordine di servizio è stato “Tutti i vigili in strada”. Un’idea: si potrebbe iniziare a rimpinguare le casse comunali multando proprio la dirigente, sarebbe un esempio graditissimo.
Ma siccome al peggio non c’è fine, altre foto documentano come la numero due del Corpo dei Vigili Urbani parcheggi usualmente la sua automobile all’interno dell’aeroporto di Ciampino, al termine del suo viaggio da Nemi. Ciò sarebbe possibile se la Modafferi avesse il permesso necessario. che, bisogna sottolinearlo, è ambitissimo da tutti i dipendenti, compresi poliziotti, carabinieri e finanzieri in servizio di sicurezza che sono costretti a lasciare l’auto all’esterno. Peccato che lei ne è in possesso di uno, ma non di quello giusto. Infatti, questo è limitato ai posti della DCA (Direzione Circoscrizionale Aeroportuale). Qui i parcheggi non sono nominali e se la Modafferi li trova occupati, non fa altro che lasciare la macchina in uno spazio vicino, contrassegnato dalla sigla AdR (Aeroporti di Roma) dove non avrebbe diritto di posteggiare. E non finisce qui. Perché la “Zarina” viene prelevata dalla FIAT Punto di servizio che l’accompagna comodamente in ufficio. E Ciampino rappresenta il limite estremo dove i vigili urbani in servizio possa arrivare.
La Modafferi sembra recidiva e conduce questa pratica senza ravvisare alcun problema nel suo comportamento, nonostante lo stesso giornale denunciò lo scorso 9 settembre come l’auto di servizio, in più di un’occasione, imboccasse le corsie preferenziali senza neanche accendere sirene o lampeggianti, contravvenendo alla legge imposta dal codice. La sua replica fu lapidaria: «Lo faccio per motivi di sicurezza visto che ho ricevuto minacce e avevo l’impressione di essere pedinata». Tuttavia, resta da vedere se le stesse esigenze di sicurezza costringono la funzionaria a intralciare le fermate dei bus.
Dunque, la sua nomina ha scatenato le polemiche di molte persone. In passato, il suo rigore coi dipendenti ha scatenato proteste ed assemblee dei vigili del II e XX gruppo. Ed il futuro, a quanto pare, non promette nulla di buono. Mauro Cordova, presidente dell’ARVU (Associazione Romana dei Vigili Urbani) sta preparando un esposto alla magistratura sul “Caso Modafferi” e spara a zero sulla dirigente: «Marino ha fatto un grande errore a nominarla vice-comandante. Il messaggio che è giunto al personale è negativo e c’è tanto malcontento nella polizia Roma Capitale e grande disistima per questa nuova amministrazione».
Se poi ci si mette anche lei a dare il “buon esempio”, si prevede un Natale di fuoco.