Roma, 9 novembre- Quasi tre milioni di persone si sono messe in coda fra gazebo e basi elettorali per votare alle primarie del Pd e Renzi ne è uscito trionfatore. Il 68 per cento delle preferenze sono state in suo favore, al ribasso Cuperlo con il 19 per cento e infine Civati con il 14 per cento che ha superato le stime pre-voto.
Nonostante il periodo di forte critica ai partiti e alla politica di palazzo il Pd ha superato la prova, riuscendo a portare tre milioni di persone al voto per le primarie. Anche con l’iniziale stupore di far votare la base per una carica così delicata e interna come quella di segretario adesso il partito è nelle mani del famoso “rottamatore”. Renzi ha già preso in mano la situazione e, senza attendere l’investimento ufficiale, è arrivato a Roma in giornata per annunciare la nuova squadra e iniziare a lavorare. Dodici nomi, metà donne e tutti sotto i 40enni , saranno banditi gli over 50. Nella squadra entreranno sicuramente Luca Lotti, destinato ad essere il coordinatore e quindi il numero due di Renzi. Con lui quasi anche Stefano Bonaccini, Yoram Gutgeld e Antonio Funiciello. Tra le donne, i nomi probabili sembrano essere quelli di Nadia Ginetti, Simona Malpezzi e Silvia Fregolent. In mattinata il neo segretario ha incontrato il suo predecessore Epifani e lo sfidante Cuperlo, mentre invece non c’è stato nessun incontro con Civati che fa sapere di non essere stato chiamato, nè avvertito che Renzi sarebbe giunto a Roma. E’ proprio quest’ultimo a punzecchiare il fiorentino chiedendo una sua presa di posizione chiara in proposito delle larghe intese «Non si è capito cosa vuole fare Renzi rispetto al governo, se vuole farlo cadere oppure no. Lui non è stato chiaro e così ha preso anche i voti di chi vuole mantenere le larghe intese. Spero ci dica cosa vuole fare nei prossimi giorni ». La prima giornata come segretario del partito democratico si è conclusa con i complimenti di Giorgio Napolitano e del leader della Cgil, Susanna Camusso, che ha dichiarato « Nella Cgil, se vorrai e se saprai rispettarne il ruolo di rappresentanza di lavoratori e pensionati, troverai un interlocutore forte, autonomo, propositivo che saprà dialogare ed esprimere sempre con trasparenza e chiarezza le divergenze come il consenso».