All’indomani della nuova tragedia del mare tra le coste italiane e quelle libiche, si accende sempre più lo scontro tra Italia ed Unione europea sul tema immigrazione. Il portavoce della Commissaria Cecilia Malmstrom, Michele Cercone, afferma che la Commissione europea collabora in modo positivo con le autorità italiane sul problema della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, attraverso dei contatti quotidiani, ma che “l’Italia deve dire quello che vuole esattamente” dall’Ue.
La Commissione europea, secondo la Malmstrom, ha messo in campo tutti i mezzi a propria disposizione per sostenere l’Italia nella gestione dei migranti; ha parlato poi del mancato ricollocamento di rifugiati in altri paesi della Ue, per mancata iniziativa di questi ultimi, asserendo che l’Ue può finanziare il ricollocamento, ma non obbligare i paesi ad accogliere i rifugiati. Non si è fatta attendere la replica del ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Sono quattro le indicazioni precise che noi abbiamo sempre dato in tutte le riunioni a Bruxelles: la prima è l’ accoglienza umanitaria in Africa, in particolare in Libia; La seconda è che il soccorso in mare debba farlo l’Europa attraverso Frontex; la terza richiesta è che Frontex abbia una sede in Italia e non a Varsavia. Infine, visto che molti migranti non vogliono stare in Italia, devono avere la possibilità di esercitare il diritto di asilo politico anche nel resto di Europa”.
E proprio su quest’ ultima questione, la Malmstrom afferma: “Se è vero che l’Italia, come altri paesi membri, ha subito un aumento dei flussi migratori, altri paesi allo stesso tempo ricevono molte più richieste di asilo”, concludendo che “Bisogna discuterne per mettere sul tavolo le iniziative di tutti i paesi membri sul fronte dell’accoglienza”.
Intanto, a seguito dell’ ennesima recente tragedia , proprio ieri il premier Renzi aveva lanciato un appello, chiedendo all’Europa di non lasciare sola l’Italia. Staremo a vedere.
Roma, 13 Maggio