L’avventura della Nazionale ai Mondiali sta per cominciare. Giovedì 5 giugno, alle 23,30, i 23 azzurri prescelti dopo l’amichevole di sabato a Londra contro l’Irlanda, decolleranno da Fiumicino per Rio de Janeiro con un volo charter.
La casa in Brasile sarà il Portobello Resort & Safari di Mangaratiba, aperto anche alle famiglie, insieme a un gruppo di 40 ospiti dello sponsor tecnico Puma. Prandelli ha tuttavia fissato regole di comportamento per tutti: il codice etico della squadra è infatti esteso anche a parenti e ospiti, con divieto di foto negli spazi e di annessa diffusione sui social network. I ristoranti saranno separati e i giocatori trascorreranno grande parte della loro giornata sul campo del Portobello, appena rifatto dalla Figc secondo gli standard della Fifa (altezza dell’ erba di circa 6 cm).
Dal 21 al 24 giugno, quando gli azzurri affronteranno a Natal l’ Uruguay nell’ultimo duello della fase a gironi, la squadra traslocherà nel Nordest in un’altra struttura, il Pestana Natal Beach Resort. La differenza è che non potrà allenarsi al suo interno, ma dovrà spostarsi di qualche chilometro all’Estadio Maria Lamas Farache, dove è di casa solitamente la squadra locale.
In Brasile la Nazionale si porterà tutte le nuove attrezzature tecnologiche. Su tutte la app del Club Italia, ideata da Albertini e realizzata per la Figc dall’ ingegner Maria Carmela Corrado, che sarà il manuale quotidiano del calciatore: vi potrà leggere infatti le consegne tattiche di Prandelli, le video analisi, lo studio degli avversari, la dieta della nutrizionista, i risultati dei test atletici dei preparatori, il monitoraggio della condizione fisica da parte dello storico professor Castellacci e del suo vice. Un’altra innovazione sarà la criosauna, un tubo dalla temperatura di -180 gradi dove i giocatori entreranno dopo allenamenti e partite per assorbire i microtraumi. Infine un’invenzione appena brevettata da tre giovani ingegneri aerospaziali del Politecnico di Milano: il Beast Sensor, un sensore mutuato dal dispositivo di puntamento dei missili, che gli azzurri indosseranno durante i test per misurare istantaneamente il proprio grado di forza. Saranno dei Mondiali ultramoderni, insomma: ma per quanto riguarda il gioco e i risultati, c’è da confidare anche nella nostra tradizione, che in passato ci ha regalato grandi soddisfazioni. Forza azzurri!
Roma, 30 Maggio