Roma, 22 gennaio- Siamo agli ultimi giorni rimasti, venerdì scade la Tares, ma ancora non si hanno chiare indicazioni sul pagamento. Così i romani stanno assediando ormai da giorni gli uffici Ama, esasperati fra i rincari, le lunghissime attese e i rimpalli fra un ufficio e l’altro. Ad essere strapiena è soprattutto la filiale in via Capo d’Africa, accanto al Colosseo, trasformata in un enorme sala d’aspetto all’aperto, con circa 200 persone in coda, con la propria cartellina sottobraccio, sperando di risolvere in giornata. Perchè c’è anche la possibilità di dover tornare il giorno successivo, infatti per le troppe persone in attesa, fin dall’apertura, l‘Ama avverte che non sarà possibile aiutare tutti entro l’orario lavorativo. Così gli ultimi arrivati cedono e se ne vanno, sperando in più fortuna per il giorno successivo. Mentre gli anziani soffrono terribilmente il caldo soffocante che c’è all’interno della sede. Le polemiche non finiscono qui, infatti la strada è completamente bloccata e le macchine fanno fatica ad aprirsi un varco fra la folla e si attaccano esasperati al clacson. All’interno degli uffici gli addetti Ama ce la mettono tutta per smaltire la fila il prima possibile e girano fra la folla per dare intanto consigli a aiuti per i problemi minori. Fanno anche notare che l’operazione di pagamento e le risposte a tutti i dubbi si possono effettuare anche on line e un ragazzo puntualizza che la media delle persone è anziana e probabilmente non ha idea di come si usi un computer.
di Elisa Bianchini