Roma, 21 febbraio- Non terminano i problemi, ormai cronici per la Capitale, per lo smaltimento dei rifiuti. Il prefetto Pecoraro, a margine di una conferenza stampa in Provincia, ha annunciato il termine dell’utilizzo dei due siti di scarico di Colari. L’Ama però ha ribadito che impedire lo scarico porterà la città in una vera e propria emergenza rifiuti, da cui poi sarebbe difficile uscire. «Gli enti pubblici non possono lavorare con Colari -ha dichirato Pecoraro– perchè c’è una interdittiva, scaturita a seguito dell‘indagine della Procura, a questo punto credo che il commissariamento dei due tmb di Colari sia la strada obbligata. Non mi risulta che l’Ama continui a conferire in quegli impianti, perchè l’ho informata dell’interdittiva e a questo punto la societa’ deve prendere le sue decisioni. -ha concluso il prefetto- A meno che non ci sia una deroga, ma non mi risulta che sia stata fatta dalla magistratura o da me, ma non può essere». L’Ama però ha continuato a ribattere la necessità dell’utilizzo dei due siti, perchè il fermo provocherebbe un’emergenza rifiuti, mai vista nella Capitale. «L’azienda ha fatto presente di non poter interrompere il conferimento di rifiuti indifferenziati presso gli impianti TMB e al tritovagliatore del Colari al fine di prevenire e scongiurare il verificarsi di una situazione di vera e propria emergenza a Roma» queste sono le parole diffuse dall’Ama tramite una nota. L’azienda ha anche chiesto al prefetto di trovare dei siti sostitutivi prima di interdire gli altri. A sua volta Colari ingarbuglia ancora di più la situazione, sostenendo la mancata esistenza di qualsiasi interdittiva. Tanto che sono stati nominati due avvocati per proteggere il nome dell’azienda e dei suoi dipendenti.