Roma, 25 febbraio – Errori arbitrali, a volte a senso unico, polemiche a non finire e alla fine la difesa della classe dei fischietti, uomini con pochissime macchie ma moltissime lodi. Un copione già visto in passato ma che si è ripetuto anche oggi, con il designatore Stefano Braschi che, su invito dell’Ansa, torna a parlare degli ultimi misfatti della Serie A. Primo tra tutti quelli di Parma-Fiorentina: “La prestazione di Gervasoni è stata tecnicamente molto buona e positiva, ha applicato le regole con persone che non sembravano propense al rispetto di esse”.
“Non credo sia il caso di rispondere – dice riferendosi alle parole di Montella – non ho alcuna intenzione di entrare in quelle che possono essere solo polemiche da bar. Per me e gli arbitri le squadre son tutte uguali, non abbiamo preconcetti e il rancore è un errore che non possiamo permetterci”. Il designatore poi lancia un preciso messaggio: “Bisogna darsi una calmata. Chi si comporta da professionista troverà arbitri collaborativi, disponibili, pronti al dialogo. Chi invece offende, protesta in modo prepotente, simula e attua un gioco violento li troverà intransigenti e determinati. Fino a novembre i nostri arbitri sono stati praticamente disoccupati, ma ultimamente le partite sono diventate molto nervose e le ammonizioni per protesta sono cresciute del 50% rispetto a inizio stagione. Ripeto, bisogna darsi una calmata, noi siamo serenissimi e le nostre porte aperte a tutti”.
Ma a stupire è un’altra frase: “Purtroppo gli arbitri sono sempre nell’occhio del ciclone, ma se andiamo a vedere, in 250 partite fin qui giocate, di errori veramente clamorosi ce ne saranno stati non più di cinque e le decisioni sbagliate degli assistenti sono appena il 2 per cento. Questo gruppo sta disputando un campionato molto buono”.
Un’affermazione che fa davvero discutere e non poco, visto che negli ultimi tempi le cose sembrano quantomeno mostrare una realtà diversa. A provare a stilare una classifica al netto degli errori arbitrali ci pensa Panorama.it, secondo cui la Serie A avrebbe un diverso padrone, ossia la Roma di Rudi Garcia. Proprio così, e sarebbe prima con una partita ancora da recuperare, quella col Parma, a quota 63 punti, sei in più di quelli che possiede ora. Al secondo posto la Juventus che, al contrario, scenderebbe di sei punti fino a quota 60. Prima della Roma però, la squadra più penalizzata è la Fiorentina di Montella, che con 7 punti in più sarebbe al terzo posto con 52 punti, davanti al Napoli e all’Inter (tre punti in meno), mentre il Milan sarebbe sesto con cinque punti in più rispetto a quelli dell’attuale classifica. Diversa la situazione anche in coda, con il Cagliari sarebbe vicino alla zona retrocessione. Ad avere ciò che gli spetta, più o meno, solo Parma e Chievo. Insomma, gli arbitri hanno commesso solo 5 errori in stagione? Ai dati l’ardua sentenza.