“Io so che gli statali fanno una richiesta legittima, e auspico di poter sbloccare i loro contratti l’anno prossimo. Ma ora è giusto partire dalle emergenze: non credo ci sia un solo euro nella legge di stabilità che avrebbe dovuto essere altrove“. Sono le parole del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, all’interno di un’intervista rilasciata a La Stampa.
Non demonizzare il governo – “Gli 80 euro vanno a un dipendente pubblico su 4, c’è l’impegno ad assumere vincitori di concorso e precari della scuola, e ho garantito che non ci sarà nessun esubero. Renzi rivendica il primato della politica: il fatto che non ci possa essere un sindacato, un burocrate, una minoranza che blocca il cambiamento. Ma non ha mai negato il confronto a nessuno“, prosegue la Madia, in riferimento, a suo dire, del tentativo di Landini di demonizzare l’esecutivo. “Il premier vuole porre un grande tema al sindacato, quello di uscire dal confronto di maniera. Ci sono due temi su cui, se il sindacato volesse interloquire, ci sarebbero praterie: come tutelare il lavoro anche nelle fasi di non lavoro – penso a quando la cassa integrazione si protrae per troppo tempo e come evitare divari retributivi eccessivi.
Risposta a Fassina – “Abbiamo messo un tetto agli stipendi di chi guadagna di più, dato un sostegno ai redditi bassi, spostato il peso fiscale dal lavoro alle rendite. Quale di queste cose è vicina agli interessi più forti?“.
23 novembre 2014