Un altro evento importante per rinsaldare ancor di più la storia della Lazio. Il 26 maggio arriva la prima edizione del Giuliano Fiorini Day. Una giornata dedicata all’eroe dei -9 che con quel gol sotto al portiere del Vicenza Dal Bianco strappò la Lazio da un tragico destino, consegnando i biancocelesti agli spareggi. Anni difficili ma che poi furono da base per i trionfi del futuro. Tante le testimonianze questa mattina alal presentazione dell’evento, da Pulici a Wilson.
“L’idea è partita da Ottavio, dalla famiglia Fiorini che ringraziamo – dice Paolo Arcivieri – Come spesso accade nella vita e nella Lazio in particolare c’è una concomitanza di eventi. La vera data di Lazio-Vicenza non era possibile quest’anno per la concomitanza con i Mondiali e impegni di tante persone, quindi abbiamo fatto coincidere con il 26 maggio perché c’era un insieme di ricordi che possono toccare ognuno di noi. Poi ci sarà anche la festa del 12 maggio, quindi questo evento si ripeterà ogni anno e avrà dimensioni differenti. Non volevamo fare due doppioni, quindi la conferenza del 26 maggio si é tenuta allo Chalet. Ma per i prossimi anni c’è intenzione di dare una vetrina da stadio, per allargare questo memorial e renderlo degno del personaggio che ha rappresentato la salvezza e la storia della Lazio. Ciò a prescindere da polemiche esterne. Per noi non c’è futuro se non c’è passato. Se non ci fosse stato quello che c’è stato non so se la Lazio esisterebbe, a prescindere da chi si vanta di averla salvata. Parteciperanno tante persone di quegli anni. Sarà un orgoglio avere qui il presidente Calleri, il presidente Cragnotti. Ci sarà Eugenio Fascetti, Gigi Simoni. Ci saranno più giocatori possibili di quel periodo. Sarà poi comunicato a tutti i tifosi”.
A ricordare il calciatore anche il presidente della polisportiva Lazio Antonio Buccioni: “Da un certo punto di vista è stato con noi due anni. Periodo travagliato e non importante dal punto di vista sportivo. Un mito nel carattere, era un Vasco Rossi del calcio. Il paragone più immediato che mi viene è quello di una “vita spericolata”. Lazio-Vicenza è stata una giornata che possiamo accostare al 12 maggio, a tutti i giorni di maggio, mese caro ai nostri colori. Direi che abbiamo un mese molto particolare. Il 13 sarebbe l’anniversario della Coppa Italia vinta a Torino con Ugo Longo presidente, il 14 l’altro scudetto, il 26 festeggeremo ancora. Il 27 è il centesimo anniversario della nascita di Renzo Nostini. Personaggio più presente in tutte le discipline, dal 30 settembre del 2005 quando si è spento. Ci avviamo a una stagione intensa e sono molto contento che questo ragazzo, probabilmente non rimane tra i fenomeni che hanno vestito la maglia biancoceleste, ma da un punto di vista rigorosamente laziale ha un posto particolare nel nostro firmamento”.
Il 26 maggio si partirà dalle 16 allo Chalet di P.zzale dell’Olimpico, poi spazio ai bambini che potranno giocare sui gonfiabili allestiti all’interno del parco. Dalle 17 apertura della mostra di cimeli anni ’80, mentre per le 19.27 il brindisi targato Lulic 71. In serata poi ecco gli atleti della polisportiva Lazio ma anche tanti ospiti speciali come Fascetti, Calleri, Cragnotti, Piscedda, Mimmo Caso, Gregucci, Gigi Simoni e D’Amico, ma non solo. Parte dell’incasso (l’ingresso sarà di 10 euro) sarà devoluto per Flavio e Francesco, due lazialissimi affetti dal morbo di Batten.
Pronta a contribuire anche la Lazio: “L’evento del 26 maggio sarà un modo per celebrare la Coppa Italia, evento che non potrà mai essere ripetuto, e la storia nella storia di Giuliano Fiorini – dice Stefano De Martino, responsabile della comunicazione biancoceleste – Esiste una sola Lazio, quella è la speranza che vogliamo sottolineare al di là di tutto quello che succede. Al di là di pareri e aspetti che vanno rispettati, ma riteniamo che attraverso questi passaggi ed emozioni riportate alla mente si possa iniziare a ragionare. Naturalmente la Lazio di oggi è a disposizione per quel che riguarda l’evento sia del 12 che del 26. Approfittiamo questa mattina per lanciare la possibilità di creare una giornata tutti insieme, aprire le porte di Formello. Un momento che possa essere non dico di distensione, perché non vogliamo entrare nelle dinamiche di questi mesi, ma di incontro per tutti coloro che amano la Lazio. O in contemporanea con il 12 maggio o successiva ai due eventi. Una giornata di dialogo sulla storia, non su quello che è il presente”.
Roma, 9 aprile